Contrattazione

Contratto assicurativi, Ania chiede la riforma degli inquadramenti

di Cristina Casadei

«La piattaforma dei sindacati chiede tante cose, ma non parla di un tema che interessa le aziende: gli inquadramenti e la loro revisione». Nel rinnovo del contratto collettivo nazionale dei 47mila dipendenti delle compagnie assicurative, Maria Emanuela Basti, responsabile delle relazioni industriali di Ania, alla guida della delegazione sindacale, cala la carta degli inquadramenti, dopo che i sindacati hanno presentato una piattaforma con cui chiedono un aumento di 210 euro, insieme al miglioramento di molti aspetti legati a welfare e inclusione. Nell’incontro di ieri a cui ha partecipato anche Unipol (si veda IlSole24Ore del 25 maggio), Ania ha spiegato a Fisac, First, Uilca, Fna e Snfia che nel precedente rinnovo è stato «condiviso un positivo percorso con la revisione dell’inquadramento dei quadri e dei funzionari che abbiamo ridotto a un unico livello retributivo con 2 figure professionali. Abbiamo visto che ci sono state conseguenze positive e le imprese sono riuscite a gestire con flessibilità situazioni complesse», racconta Basti.

Adesso la modernizzazione degli inquadramenti, per le società, deve avvenire anche «per gli impiegati che sono declinati su più livelli, con una buona massa critica su quarto, quinto e sesto livello. È un adeguamento necessario perché l’articolato del contratto si porta dietro impostazioni risalenti nel tempo, quando le compagnie erano organizzate secondo una gerarchia piuttosto rigida – spiega Basti -. Per completare il quadro abbiamo anche il primo, secondo e terzo livello, ormai retaggio di un contratto costruito nei decenni scorsi, quando nelle compagnie c’era ancora, per esempio, il personale di guardiania o i magazzinieri internalizzati».

Se ci sono elementi di contesto esterno che condizioneranno questa trattativa, l’agenda fa parlare di ritmo serrato: ci sono già 4 incontri fissati, 20 e 21 giugno, 12 e 13 luglio. I sindacati, in una nota unitaria, parlano di «clima complessivamente costruttivo» e della «volontà concreta di procedere a un negoziato serrato», oltre ad aver espresso «una valutazione positiva» della presenza di Unipol.Basti afferma che Ania è « disponibili a una trattativa serrata, non ci sono volontà dilatorie. L’obiettivo è quello di fare le cose al meglio, non possiamo trascurare la qualità e accelerare sui tempi a discapito degli argomenti che ci interessano». Se guardiamo al fronte economico «i sindacati hanno puntato molto in alto, con un aumento di circa il 10%», continua.

Il negoziato per il rinnovo del contratto Ania, potrebbe andare in parallelo con la revisione del Fondo di solidarietà, con l’intento di modernizzare anche questo strumento. «Entro l’anno il Fondo di solidarietà dovrà avere un adeguamento normativo e vorremmo cogliere l’occasione per utilizzare al massimo le prestazioni – osserva Basti -. Va sottolineato che il nostro ammortizzatore è totalmente autonomo e autofinanziato e non pesa sulla fiscalità generale in nessuna delle sue prestazioni, ordinarie e straordinarie. Il nostro obiettivo è aumentare le prestazioni del fondo e consentire di avere prestazioni straordinarie relative all’accompagnamento alla pensione più efficaci, in modo che sia la parte ordinaria che quella straordinaria possano aiutare il settore in questa fase di transizione». Per la revisione del fondo, Ania sembra aperta «a tutte le possibilità che la normativa ha dato e che riguardano le politiche attive, la riconversione, la riqualificazione e il contratto di espansione – continua Basti -. Non ci sono preclusioni». E i sindacati ? Dicono che non si sottrarranno al confronto.

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