Contrattazione

Lavoro intermittente con preavviso ridotto

di M.Pri.

Dopo le modifiche introdotte dal decreto legislativo 104/2022 al Dlgs 81/2015, non è più obbligatorio prevedere un preavviso di chiamata non inferiore a un giorno lavorativo nel contratto intermittente. È una delle novità relative a questa tipologia contrattuale evidenziata in un approfondimento elaborato dalla Fondazione studi consulenti del lavoro.
Nel documento si afferma che, in base al nuovo testo dell'articolo 15, comma 1, del Dlgs 81/2015, le parti possono concordare un preavviso di chiamata minimo inferiore al giorno e valido anche durante le giornate festive o non lavorative.

Altra novità consiste nell'indicare nel contratto le eventuali fasce orarie e i giorni in cui il dipendente deve lavorare, ciò affinché quest'ultimo possa organizzarsi e svolgere più attività in momenti non coincidenti. Le fasce e i giorni non sono obbligatori, alla luce del fatto che il contratto intermittente ha per sua natura una programmazione variabile del lavoro. Tuttavia, se le parti concordano orari prefissati, gli stessi vanno indicati.

L'approfondimento evidenzia, inoltre, che nel contratto deve essere esplicitata la natura intrinsecamente variabile della programmazione del lavoro tipica di questa forma di impiego. In questo il contratto intermittente si differenzia dagli altri, per i quali la mancata programmazione del lavoro costituisce una informativa e non un elemento contrattuale specifico. Inoltre vano indicati l'ammontare delle eventuali ore retribuite garantite e dell'eventuale indennità di disponibilità.

In caso di inosservanza delle nuove regole, secondo la Fondazione studi si applicano le sanzioni amministrative se mancano le informazioni previste dal nuovo testo dell'articolo 1 del Dlgs 152/1997 come sostituito dal Dlgs 104/2022. Sanzioni amministrative nella misura indicata dall'articolo 19, comma 2, del Dlgs 276/2003, a cui si applica la diffida obbligatoria.In assenza degli elementi del contratto individuale, invece, non essendo prevista una sanzione specifica, dovrebbe potersi applicare il provvedimento di disposizione.

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