Previdenza

Totalizzazione estera per la pensione e contributi argentini

di Pietro Gremigni

I periodi assicurativi accreditati nella posizione previdenziale argentina a titolo di compensazione dell'età anagrafica per accedere alla pensione di vecchiaia in Argentina, non possono essere considerati “periodi di assicurazione” ai fini dell'applicazione delle disposizioni in materia di totalizzazione pensionistica prevista dalla convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Argentina.
Così si è espresso l'Inps con il messaggio 9133 del 26 novembre 2014.


Convenzione italo - argentina - La Convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Argentina per ottenere la pensione da parte di chi ha lavorato nei due paesi, si applica ai lavoratori, indipendentemente dalla loro cittadinanza, che sono o sono stati soggetti alla legislazione di uno o di entrambi gli Stati Contraenti, nonché ai loro familiari e superstiti.
Ai fini pensionistici la Convenzione può essere applicata solo se il richiedente può far valere in Italia almeno 52 contributi settimanali. Per perfezionare il requisito richiesto è utile tutta la contribuzione accreditata, indipendentemente dalla natura, e sono quindi utili tutti i contributi.
È prevista la corresponsione delle seguenti prestazioni da parte dell'Italia:
• pensioni di vecchiaia, invalidità e ai superstiti;
• prestazioni in caso di malattia, tubercolosi e maternità;
• prestazioni in caso di disoccupazione;
• prestazioni per i familiari;
• prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali.


L'Argentina invece eroga le seguenti prestazioni:
• prestazioni di vecchiaia, invalidità e ai superstiti;
• prestazioni medico assistenziali (Servizi Sociali);
• prestazioni per i familiari;
• prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie.
I residenti in Italia devono presentare la domanda di pensione alla Sede Inps competente per territorio che a sua volta trasmetterà all'Ente pensionistico estero la domanda.


Pensione di vecchiaia in Argentina - La legge argentina, nel caso in cui l'assicurato abbia superato l'età anagrafica ma non abbia perfezionato il requisito contributivo minimo richiesto per la pensione di vecchiaia, riconosce la possibilità di compensare la carenza di contributi con gli anni eccedenti l'età anagrafica minima richiesta. Si tratta dell'istituto della “Compensa excedente de edad”.
Vengono così riconosciuti i periodi di contribuzione mancanti in ragione di un anno di servizio ogni due anni di età. Tale riconoscimento viene effettuato al solo fine di compensare la mancanza di periodi di contribuzione per arrivare alla soglia minima, nel caso in cui non sia raggiunto il requisito contributivo minimo richiesto per la pensione di vecchiaia.


Totalizzazione italo-argentina - L'accreditamento dei periodi di contribuzione argentina corrispondenti alla riduzione degli anni di età anagrafica al fine di accrescere l'anzianità contributiva e giungere al minimo previsto per andare in pensione di vecchiaia, non sono da considerare utili ai fini della totalizzazione di periodi esteri per ottenere una pensione totalizzata in Italia.
Si tratta infatti di periodi fittizi riportati nell'estratto contributivo senza collocazione temporale, e, quindi, non collegati allo svolgimento di un'attività lavorativa. Inoltre, non si tratta di periodi assimilati o equivalenti ai periodi di assicurazione, in quanto non sono collegati a un evento per cui sia previsto l'accredito di contribuzione figurativa.
Ciò significa ad esempio che non sono utili ai fini della maturazione del requisito minimo di 20 anni di anzianità contributiva per accedere alla Pensione di vecchiaia italiana, né per maturare l'anzianità richiesta per la pensione anticipata.

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