Previdenza

Contratti di solidarietà verso la copertura al 70%

di Gianni Bocchieri e Matteo Prioschi

L'integrazione salariale garantita dalla Cigs ai contratti di solidarietà potrebbe essere del 70% nel 2015, mantenendosi quindi sullo stesso livello dell'anno scorso. Alla Camera sono infatti stati presentati due emendamenti al decreto Milleproroghe che vanno in questa direzione e probabilmente ne arriverà uno anche del Governo.

Il contratto di solidarietà di tipo A, introdotto dal Dl 726/1984, prevede l'erogazione della cassa integrazione straordinaria a copertura del 60% ore di lavoro non effettuate. Dal 2009 al 2013, però, tale integrazione è stata portata all'80%, mentre l'anno scorso, in base a quanto stabilito dal comma 186 della legge 147/2013, è scesa al 70 per cento.

Per quest'anno l'integrazione non è stata prorogata né con la legge di stabilità 2015 né con il Dl Milleproroghe:quindi per il momento i contratti di solidarietà possono contare su un'integrazione al 60 per cento. Tuttavia sono stati presentati due emendamenti a firma di alcuni deputati del Pd: uno estende l'integrazione al 70% per tutto il 2015 ma non prevede copertura finanziaria; l'altro per il solo primo semestre, con copertura di 25 milioni di euro.La situazione potrebbe però essere risolta da un emendamento a cui sta lavorando il Governo che prevede la conferma dell'integrazione al 70% con una copertura di 50 milioni di euro a carico del Fondo per l'occupazione.

In compenso, con la nota del 15 gennaio, la direzione generale degli ammortizzatori sociali e degli incentivi all'occupazione del ministero del Lavoro, ha reso noto alle aziende che, a partire da quest'anno, per mancanza di risorse, non potranno più accedere al contributo per i contratti di solidarietà di tipo B, quelli rivolti alle imprese che non hanno accesso alla cassa integrazione. A seguito degli accertamenti contabili annuali, il ministero, valutata l'assenza di un rifinanziamento dei contratti di solidarietà (per il 2014 erano stati stanziati 40 milioni di euro) ha stabilito l'improcedibilità delle domande fino a questo momento presentate per i contratti di solidarietà stipulati.La notizia, preceduta da una comunicazione sul sito ministeriale di sospensione delle attività relative ai contratti di solidarietà, ha creato allarme, in quanto il contratto di solidarietà è sempre più utilizzato dalle aziende che non possono fruire di altri ammortizzatori sociali in vigenza del rapporto di lavoro.

Lo scorso anno, in una situazione analoga, il ministero accoglieva le domande di contratti di solidarietà con riserva (al riguardo era stato pubblicato sempre dal ministero un avviso il 25 settembre), salvo poi non ammetterle per carenza di fondi.Appare una contraddizione che l'indebolimento operato dal mancato rifinanziamento dei contratti di solidarietà avvenga contestualmente al loro rilancio nei criteri di attuazione della legge delega sul lavoro, la quale prevede, all'articolo 1, comma 2, che l'accesso alla cassa integrazione guadagni si possa attivare solo a seguito di esaurimento

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