Previdenza

Avviate le verifiche Inps per l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati residenti all’estero

di Andrea Costa

Con il messaggio 603/2016, l'istituto di previdenza nazionale ha comunicato di aver provveduto alla spedizione ai percettori delle prestazioni Inps residenti all'estero del plico contenente i moduli necessari per la verifica dell'esistenza in vita, adempimento necessario per contenere i casi di liquidazione dopo la morte del beneficiario.

Le operazioni di verifica generalizzata riguardano tutti i titolari dei trattamenti pensionistici pagati dall'Inps all'estero tramite Citibank, compresi gli iscritti alle gestioni previdenziali dei dipendenti pubblici che, negli scorsi anni, erano stati oggetto di verifiche separate. I plichi sono stati spediti a 345.283 pensionati residenti all'estero, dei quali ben il 62,64% concentrati tra il Canada (53.411), l'Australia (43.163), la Germania (42.287), la Francia (42.086), gli Stati Uniti d'America (35.355).

Il singolo plico include una lettera esplicativa - che contiene, tra l'altro, la lista di quei soggetti che sono considerati nel Paese estero di residenza del pensionato quali «testimoni accettabili» - e il modulo di dichiarazione di esistenza in vita, redatto in due lingue (a eccezione del Canada), personalizzato per ciascun pensionato e, di conseguenza, non fotocopiabile o condivisibile.

Dal momento che l'invio dei plichi è avvenuto il 6 febbraio 2016 e che l'istituto ha ritenuto congruo un periodo di tempo di circa 120 giorni per la trasmissione a Citibank della relativa documentazione, la data di scadenza per la restituzione del modulo compilato e sottoscritto è fissata per il 3 giugno 2016.

Nei casi particolari in cui il pensionato all'estero non fosse in grado di compilare e firmare il modulo standard di dichiarazione di esistenza in vita, in quanto incapace fisicamente e/o mentalmente, ovvero recluso, possono provvedervi in sua vece soggetti terzi, ma a condizione che il modulo alternativo di certificazione di esistenza in vita venga compilato e sottoscritto dai soggetti sotto richiamati, allegando la documentazione prescritta.

Più nello specifico il modulo può essere compilato e firmato:
- da un funzionario dell'ente pubblico o privato in cui risiede il pensionato (ad es. casa di cura, ospedale, struttura carceraria), allegando una dichiarazione redatta su carta intestata dell'istituzione, sottoscritta dal firmatario del medesimo modulo, che dichiari che il pensionato risiede nell'istituzione ed è in vita. La data dell’attestazione non può essere antecedente più di 45 giorni rispetto alla data di spedizione della stessa;
- dal medico generico responsabile delle cure del pensionato, allegando una dichiarazione rilasciata dal medico stesso su propria carta intestata che attesti che il pensionato è tuttora vivente e incapacitato e si trova nell'impossibilità di seguire la procedura standard e/o di muoversi dal proprio domicilio. La data di detta lettera non può essere antecedente più di 45 giorni rispetto alla data di spedizione della stessa;
- dal rappresentante o tutore legale del pensionato. Firmando tale modulo il rappresentante o tutore legale attesta che il pensionato è vivo e incapacitato. Occorre allegare una copia autenticata da un notaio pubblico di una valida procura recente e debitamente timbrata o dell'atto della nomina del tutore legale da parte del tribunale. La copia certificata deve essere recente e datata.

Qualora la documentazione di supporto fosse redatta in una lingua differente dall'italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco o portoghese, sarebbe preferibile (ma non obbligatorio) accludere al relativo modulo una traduzione del documento.

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