Previdenza

Domanda per Ape sociale e precoci prima della fine della disoccupazione

di Pietro Gremigni

Coloro che abbiano presentato domanda per l'accesso all'Ape sociale e alla pensione anticipata per precoci prima della scadenza del trattamento di disoccupazione avvenuto prima del termine previsto, possono ripresentare la relativa richiesta.
L'Inps con il messaggio 3952 del 12 ottobre 2017 invita la sedi che hanno respinto tali domande ad accogliere una nuova richiesta da parte dei predetti interessati.

Ape sociale, precoci e disoccupazione - Una delle condizioni e forse la più rilevante per poter accedere all'Ape sociale e alla pensione anticipata ridotta per i lavoratori precoci è il possesso dello stato di disoccupazione nonché avere concluso, da almeno tre mesi, la fruizione della prestazione per la disoccupazione stessa.
L'Inps con la circolare 100/2017 ha chiarito che al momento della domanda che scadeva il 15 luglio 2017, gli interessati dovevano avere cessato il godimento della prestazioni di disoccupazione.
Al contrario i tre mesi di inoccupazione successivi alla fine del trattamento potevano anche scadere dopo la data di presentazione delle richieste, purché entro la fine dell'anno in corso.
In ogni caso il trimestre di inoccupazione successivo alla conclusione del periodo di percezione della prestazione di disoccupazione non può essere interrotto/sospeso da una eventuale rioccupazione anche solo per un giorno. Conseguentemente, l'interessato dovrà mantenere lo stato di disoccupazione, non inferiore a tre mesi, per tutto il periodo compreso tra la conclusione dell'intera prestazione per la disoccupazione a lui spettante e l'accesso alla prestazione Ape sociale/pensionamento anticipato.

Disoccupazione cessata entro la scadenza dei termini - Il caso prospettato dall'Inps con l'ultimo messaggio è quello di lavoratori che hanno presentato la domanda prima del compimento del requisito indicato in quanto erano ancora in godimento della Naspi, che però è cessata entro la data ultima di presentazione delle domande, cioè entro il 15 luglio 2017.
Tali lavoratori avrebbero potuto, una volta respinta la domanda iniziale, ripresentarla validamente, purché il rigetto fosse stato tempestivo e sempre entro la stessa data del 15 luglio.
Non essendo stati messi in condizione di poterlo fare, possono ora essere riammessi alla facoltà di ripresentazione della richiesta sia di Ape sociale che di pensione anticipata per i lavoratori precoci a seconda dei casi.
L'attivazione per una nuova domanda è a iniziativa dei singoli interessati, non potendo l'Inps individuarli centralmente come precisa il messaggio.
Resta non chiarito quali siano i termini entro cui poter procedere alla nuova domanda, considerato che l'Inps stesso dovrebbe concludere in questi giorni il monitoraggio delle richieste per valutare l'ammissibilità o meno delle stesse.

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