Previdenza

Ape, oltre 5mila possono chiedere il pregresso

di Davide Colombo

Una corsa contro il tempo per chiedere gli arretrati dell’Ape volontario. È lo scenario che si apre per oltre cinquemila lavoratori che hanno ottenuto la certificazione dei requisiti dall’Inps e ai quali ora rimangono pochissimi giorni per chiedere il pregresso. Ieri l’Istituto ha reso noto che sono 6.684 le domande di certificazione del diritto all’anticipo finanziario a garanzia pensionistica accolte fino a oggi. Di queste 5.214 sono di soggetti che hanno maturato i requisiti per l’accesso all’Ape volontario tra il 1° maggio e il 18 ottobre 2017 e, quindi, se presenteranno domanda entro mercoledì 18 aprile potranno, se vorranno, chiedere tutte le mensilità passate. Più in particolare, di questo assieme, 214 certificazioni riguardano coloro che, per integrare il requisito minimo di durata dell’Ape (6 mesi), devono necessariamente richiedere, entro il 18 aprile, i ratei arretrati maturati.

Venerdì scorso Abi aveva a sua volta reso noto che nel week-end si sarebbe completato il collaudo delle procedure informatiche che interfacciano le banche partecipanti alla convenzione e che, quindi, finanzieranno il prestito-ponte rimborsabile nei primi 20 anni di pensionamento. L’obiettivo annunciato da Abi è assicurare che le domande potranno essere accettate dal 13 aprile.

I tempi strettissimi per garantire la possibilità di chiedere anche le mensilità pregresse dell’Ape sono il risultato dei tempi invece lunghissimi di attuazione di questa norma sperimentale aperta fino a fine 2019(la misura è stata varata con la legge di Bilancio 2017, il Dpcm attuativo è stato pubblicato il 17 ottobre 2017). Di mezzo c’è la complessità del nuovo strumento messo in campo e il numero di istituzioni coinvolte nell’attivazione di un sistema che contempla la possibilità di simulare sul sito Inps la propria richiesta per conoscerne l’onere indicativo e diversi passaggi, dalla certificazione all’invio della domanda vera e propria. Lungaggini stigmatizzate nei giorni passati da tecnici vicini al dossier e patronati.

Indicativamente chi effettuerà la propria domanda Ape entro il 18 aprile, al di là della richiesta o meno del pregresso, dovrebbe incassare il primo assegno in luglio. I tempi di lavorazione delle domande da parte delle banche e dell’Inps, da una parte, e i 14 giorni di intervallo per il diritto di recesso, dall’altra, non consentono tempi di pagamento più brevi.

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