Previdenza

All’Enpab fondi Ue per i progetti nelle scuole

di Federica Micardi

Il welfare dei professionisti per la prima volta in Italia viene finanziato con i fondi europei.

A riuscire nell’impresa è stato l’Ente di previdenza e assistenza dei biologi (Enpab) guidato da Tiziana Stallone.

Ma andiamo con ordine. Si parla da tempo della possibilità per i professionisti di accedere ai fondi europei. Il primo importante passo è stato fatto nel 2015 ottenendo dalla Commissione europea la “parificazione” tra libero professionista e piccola impresa, passaggio necessario per accedere ai fondi per le imprese stanziati dalla Ue. Il secondo passo, su cui ancora si sta faticosamente lavorando, consiste nell’avere dalle Regioni - che di fatto ricevono dalla Ue i fondi per le Pmi che poi distribuiscono sul territorio- dei bandi a cui anche i professionisti possono accedere. Negli ultimi due anni si è assistito a una serrata attività dei rappresentanti delle professioni presso le autonomie, in primis Regioni e Comuni, con effetti a macchia di leopardo.

Enpab ha aggirato l’ostacolo e trovato un diverso canale di accesso, il Pon-scuola, il Programma operativo nazionale finanziato dai fondi strutturali europei. «Con Enpab abbiamo avviato due anni fa, anche grazie al coinvolgimento del ministero dell’Istruzione, dell’attività e della ricerca, il progetto “Biologi nelle scuole” - racconta Tiziana Stallone -, per fare educazione ambientale o alimentare», un modo per far lavorare i giovani biologi e permettergli di farsi conoscere. «A un certo punto - prosegue Stallone - abbiamo intuito che bisognava muoversi nella direzione della progettualità finanziata. Con questo obiettivo, e con l’appoggio del Miur, abbiamo interessato tutte le scuole già coinvolte nel nostro “Progetto scuola”, pubblicizzando il bando e offrendo il nostro aiuto per la scrittura del progetto e, successivamente per la gestione e la rendicontazione dello stesso».

All’idea di Enpab hanno aderito nove scuole e sei hanno ottenuto i fondi. Non si tratta di grandi cifre, in tutto 160mila euro - la cifra massima stanziabile era di 30mila euro a progetto - , ma è la prima volta che una Cassa di previdenza riesce a ottenere dei finanziamenti Ue in modo diretto.

Il bando europeo “vinto” di chiama «Competenze di cittadinanza globale» e sarà Enpab attraverso dei bandi nazionali a curare la selezione per individuare tra i propri iscritti i vincitori delle borse di studio che saranno finanziate dalle scuole vincitrici con i fondi Ue. «Con questo bagaglio di esperienze - sottolinea la presidente Stallone - i biologi saranno in grado di proporsi direttamente alle scuole di ogni ordine e grado iniziando un libero percorso professionale che garantisca loro maggiore autonomia professionale e manageriale».

Ma non è tutto: «Abbiamo individuato una nuova strada - sottolinea Stallone - e trovato un format che potrà essere riprodotto in diverse realtà. Già ci stiamo guardando intorno per intercettare altri bandi Ue a cui possiamo partecipare, sempre applicando questo schema».

L’idea vincente di Enpab è stata quella di rivolgersi non più solo al soggetto erogatore ma direttamente ai soggetti finanziati, ampliando le loro possibilità di accesso ai fondi europei attraverso dei progetti elaborati dall’ente stesso. Una strada che anche altre Casse potrebbero seguire.

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