Previdenza

Casse, detassati gli investimenti fino all’8 per cento

di Federica Micardi

Prove di dialogo tra le Casse di previdenza dei professionisti e il nuovo Governo. Ieri c’è stato il primo incontro ufficiale tra i presidenti degli enti previdenziali e il sottosegretario al ministero del Lavoro con delega sulle Casse, Claudio Durigon.

Si è parlato - come anticipato su «Il Sole 24 Ore» – di doppia tassazione, fondo intercategoriale, regolamento sugli investimenti, impegno delle Casse nell’economia reale.

Un segnale recepito da tutti come positivo è stata la presenza della titolare della direzione generale per le Politiche previdenziali e assicurative del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari. Molto importante, secondo Alberto Oliveti, l’intervento del direttore Ferrari, che ha sottolineato la necessità di difendere la natura privata e autonoma delle Casse di previdenza. «E a proposito della differenza che esiste tra noi e la pubblica amministrazione - racconta Oliveti - abbiamo chiesto di abolire la spending review con un anno di anticipo, e quindi nel 2019 e non come previsto nel 2020; tra le altre istante presentate c’è l’eliminazione del tetto alle spese per il welfare e l’estensione alle libere professioni dei presidi previsti per l’industria 4.0».

In merito al fondo di garanzia intercategoriale, Oliveti ha avanzato la proposta che una parte della doppia tassazione a cui sono soggette le Casse, e che per il momento non sarà eliminata, sia impiegata per finanziare questo fondo. Una proposta che - per il presidente di Cassa dottori commercialisti, Walter Anedda - difficilmente ora sarà accolta, ma in un intervallo temporale più lungo potrebbe trovare ascolto.

Non poteva mancare, tra gli argomenti trattati, il regolamento sugli investimenti di cui si parla da anni. Per Anedda è emerso con chiarezza che il decreto sugli investimenti (che non ha mai visto la luce) necessita di una rivisitazione e, anticipa: «Nella nuova stesura saranno ascoltate anche le Casse, anche perché - prosegue Anedda - abbiamo fatto presente al sottosegretario che l’applicazione del decreto attuale potrebbe ostacolare i nostri investimenti in economia reale nonostante la richiesta del Governo di impegnarci di più». E proprio l’economia reale potrebbe essere al centro del primo intervento pro Casse.

Durigon ha ribadito la sua volontà di portare dal 5 all’8% gli investimenti esentasse nell’economia reale - questo 3% vale circa 20 milioni - «anche se l’importo è relativo - commenta il presidente di Cassa forense, Nunzio Luciano - il segnale sarebbe importante. E vista la disponibilità mostrata dal sottosegretario ho avanzato una richiesta poco costosa ma importante, ho chiesto di detassare i contributi erogati agli iscritti in caso di malattia perché - aggiunge Luciano - i contributi che noi diamo, per esempio, ai malati oncologici vengono considerati reddito e tassati».

L’incontro di ieri dovrebbe essere il primo di una serie, le Casse sperano questa volta di trovare un interlocutore che le ascolti e soprattutto le consulti nelle decisioni che le riguardano.

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