Previdenza

Reddito: sì ai navigator e stretta sui finti single

di Giorgio Pogliotti e Marco Rogari

Arriva il pacchetto di misure concordate con le regioni e i Caf. Insieme alle norme che facilitano l’accesso al reddito e alla pensione di cittadinanza per le famiglie con persone con disabilità gravi o non autosufficienti. Con due distinti pacchetti di emendamenti, il primo delle relatrici e il secondo del governo, i nuovi ritocchi al decretone sono stati depositati ieri in commissione Lavoro alla Camera, che ha proseguito l’esame fino a tarda sera con l’obiettivo di chiudere tra oggi e domani. Anche nel caso di uno slittamento, all’inizio della prossima settimana il testo sarà in Aula, dove con tutta probabilità il governo ricorrerà alla fiducia.

L’emendamento delle relatrici che recepisce l’accordo con le regioni sblocca la pubblicazione sul sito di Anpal servizi della selezione dei 3mila navigator. Si prevede che con un decreto del ministero del Lavoro, previa intesa in Conferenza Stato Regioni, entro 15 giorni dalla conversione in legge del Dl sarà adottato un piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego. Come risposta strutturale alla carenza di organico dei Cpi è previsto un incremento del personale dei centri per impiego fino a 3mila unità dal 2020 e di ulteriori 4.600 unità dal 2021. Per accelerare i tempi le regioni potranno utilizzare il cosiddetto “scorrimento” delle graduatorie degli idonei per le assunzioni nei Cpi, in deroga alla legge di Bilancio. Per i Caf, come previsto dall’intesa con l’Inps, lo stanziamento sale da 20 a 35 milioni di euro. La pensione di cittadinanza potrà essere erogata con le modalità ordinarie di erogazione delle pensioni (e non tramite la Carta Rdc), si estendono le agevolazioni tariffarie anche al servizio idrico integrato (oltre a luce e gas). Anche i patronati potranno ricevere le domande del Rdc. Per impedire l’erogazione del sussidio a finti genitori single, in presenza di figli minori occorre presentare l’Isee con la situazione di entrambi i genitori, anche quando non siano sposati o conviventi. L’obbligo decade se uno dei due si è sposato o ha avuto figli con altri, o in presenza di un assegno di mantenimento stabilito dal giudice.

Il mini-pacchetto di emendamenti del Governo poggia sui ritocchi al capitolo disabilità con cui vengono recepite in parte le richieste della Lega. In particolare, viene previsto che la pensione di cittadinanza può essere concessa anche nei casi in cui i componenti “over 67” di un nucleo familiare convivono esclusivamente con persone “under 67” in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Sale poi la soglia del patrimonio mobiliare da 5mila a 7.500 euro per ciascun componente con disabilità grave. Viene anche ritoccata la scala di equivalenza che consentirà ai nuclei con familiari disabili a carico di avere circa 50 euro in più di beneficio mensile. La scala in questi casi passa da 2,1 a 2,2 (il reddito può arrivare al massimo a 1.380 euro). Il costo della misura è di 12,8 milioni nel 2019 e di circa 17 milioni l’anno dal 2020.

Con gli altri ritocchi è posticipata a fine aprile la nomina del direttore generale dell’Anpal e sono previsti interventi per compensare i vuoti di organico nella Pa che si aprono anche con le uscite per “quota 100”. Sul fronte della tutela dei beni culturali scattano fino a 551 assunzioni già dal 15 luglio (anziché a novembre), scorrendo le graduatorie, e nuovi concorsi con procedure accelerate. L’organico del Mibact, infatti, dovrà fare fronte a 4.283 pensionamenti nel triennio con le regole Fornero e ad altri 3.489 “potenziali” con “quota 100”: in tutto 7.772 uscite (3.290 nel 2019), che si aggiungono alle carenze di organico già scoperto per il 17% dei posti. Inoltre le Pa nell’effettuare nuove assunzioni dovranno assicurare una sorta di corsia preferenziale alle “categorie protette”, come ad esempio i disabili. Previsto pure un meccanismo per rendere più snelle le assunzioni senza dover aprire prima le procedure di mobilità che consentono di coprire i buchi di organico grazie al passaggio di personale fra un ufficio e l’altro.

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