Previdenza

Nuovi premi Inail, aziende in attesa del decreto

di Barbara Massara

Mentre le aziende stanno ricevendo dall’Inail la comunicazione dei nuovi tassi 2019, il decreto interministeriale che li disciplina è ancora al vaglio della Corte dei conti.

Proprio in questi giorni l’istituto assicurativo sta inviando per posta certificata ai datori di lavori e agli altri soggetti assicurati la comunicazione dei nuovi tassi applicabili per il 2019, a seguito della revisione delle tariffe dei premi originariamente prevista dall’articolo 1, comma 128, della legge n. 147/2013 (Finanziaria 2014), richiamata dalla legge di bilancio 2019 ed infine attuata dal decreto interministeriale sottoscritto il 27 febbraio scorso.

Quest’ultimo decreto, che illustra la nuova disciplina, non è però ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e conseguentemente non sono ancora note le norme di legge che regolano il nuovo sistema tariffario, il quale sostituirà quello previgente di cui al decreto ministeriale 21 dicembre 2000.

La mancanza della fonte normativa non consente pertanto alle aziende ed ai consulenti di interpretare i numerosi dati ed informazioni contenuti nella comunicazione (cosiddetto modello 20SM) di circa dieci pagine pervenuta via pec ai soggetti assicurati (allo stato attuale non prelevabile dal sito dell’Istituto).

La difficoltà di comprendere questi dati nasce dal fatto che il decreto ministeriale in corso di pubblicazione non si limita a ridurre i tassi applicabili, ma prevede una completa revisione di tutto il sistema tariffario, e cioè una nuova classificazione delle attività, un cosiddetto nuovo nomenclatore tariffario.

Dalla sintetica guida alla lettura contenuta nel modello 20SM si comprende che è stato completamente riscritta la regola di determinazione dei tassi, che dal 2019 risente anche di un nuovo meccanismo di oscillazione del tasso «basato sul confronto tra la cosiddetta sinistrosità delle lavorazioni aziendali e la sinistrosità media nazionale delle medesime lavorazioni».

Il risultato dell’applicazione della nuova regola di oscillazione, che l’Inail cerca di spiegare attraverso un’intera pagina di formule matematiche, è l’ottenimento di un tasso Inail con due cifre decimali, che da quest’anno dovrà essere gestito.

Oltre alle nuove regole di calcolo del tasso, dalla comunicazione si evince che alcune voci di tariffa utilizzate fino al 31 dicembre 2018 sono state soppresse, nonchè confluite in un’altra voce (ad esempio la voce 0725 dei dirigenti/direttivi con auto incorporata nella voce 0723 degli impiegati con auto), mentre altre voci potrebbe essere state scisse in nuove.

In mancanza del nuovo nomenclatore, le aziende non sono in grado di verificare la correttezza della variazione della voce di tariffa apportata dall’Istituto e, conseguentemente, di valutare l’opportunità di presentare un ricorso.

Considerato che le nuove regole dovranno essere altresì applicate all’interno delle procedure paghe, e che molte aziende stanno iniziando l’elaborazione di aprile al termine del quale scade il pagamento dell’autoliquidazione 2018/2019 (16 maggio 2019) è ormai urgente che vengano diffusi e pubblicati il decreto interministeriale, le linee guida amministrative e le istruzioni della prossima autoliquidazione.

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