Previdenza

Sul saldo e stralcio veto ai professionisti

di Federica Micardi

Stop al saldo e stralcio per le Casse di previdenza. Molti enti in questi giorni stanno decidendo quale posizione assumere nei confronti di questa sorta di condono riservato ai meno abbienti (Isee inferiore ai 20mila euro) che non sono stati oggetto di accertamento, e la posizione prevalente è quella di non consentirlo. Alcuni enti però - è il caso di Enpaf (farmacisti) e di Cassa forense - anche se precludono la possibilità del saldo e stralcio, trasformano le domande presentate in richieste di rottamazione, dove si pagano interamente i contributi senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Nella lettera che Cassa forense ha inviato ieri all’agenzia delle Entrate-Riscossione l’ente chiede di considerare non definibili le richieste di saldo e stralcio «con automatica trasformazione delle stesse in istanze di definizione agevolata... ritenute applicabili dal nostro ente».

Diversa la posizione della Cnpadc (dottori commercialisti), da subito contraria a entrambe le formulazioni; sulla stessa linea anche Enpab (biologi). Tra i primi enti a porre il veto c’è anche Cipag (geometri).

Cassa ragionieri, ha scelto per la non adesione per l’unica annualità interessata (il 2014).

Oggi sul saldo e stralcio si dovrebbero esprimere Enpav (veterinari) e Inpgi (giornalisti); a decidere per i giornalisti liberi professionisti sarà il comitato amministratore della gestione separata, cosiddetta Inpgi 2; la cifra sul tavolo, a quanto risulta al Sole 24 Ore, è inferiore ai 500mila euro. Enpam (medici) dovrebbe decidere quale posizione adottare sul saldo e stralcio nell’incontro di venerdì.

Va ricordato che sono interessate solo le Casse che si sono rivolte all’agente della riscossione per il periodo compreso tra 2000 e il 2017. Tra gli enti “ fuori dai giochi” ci sono la Cassa del notariato, perché la riscossione dei contributi avviene attraverso i registri notarili e non rileva posizioni debitorie; Inarcassa, poiché ha carichi affidati all'agente di riscossione solo a partire da gennaio 2018; Enpap (psicologi) ed Enpacl (consulenti del lavoro) perché non si sono mai affidati all’agente della riscossione.

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