Previdenza

Gestione separata per i magistrati onorari

di Fabio Venanzi


I magistrati onorari dovranno versare i contributi alla gestione separata Inps, per effetto di quanto previsto dal decreto legislativo 116/2017. Le precisazioni arrivano dall'Inps con la circolare 128/2019 pubblicata ieri.

Fino all'entrata in vigore del Dlgs 116, i redditi erano assimilati a quelli derivanti da lavoro dipendente. Per effetto della modifica agli articoli 50, 53 e 54 del Tuir, i redditi rientrano ora tra quelli da lavoro autonomo e, come tali, dovranno essere assoggettati alla contribuzione prevista per i liberi professionisti iscritti presso l'Inps.

L'aliquota è pari al 25,72% per i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie. Ai fini previdenziali sarà ritenuto utile il 25% mentre il restante 0,72% andrà a finanziare le finalità assistenziali per malattia, maternità e degenza ospedaliera. In fattura potrà essere addebitato il 4% a titolo di rivalsa.

La contribuzione non sarà dovuta alla gestione separata Inps da parte dei soggetti iscritti agli Albi forensi obbligati al pagamento della contribuzione previdenziale presso la Cassa forense, in attuazione di quanto previsto dalla legge 247/2012.

I giudici onorari di pace e i vice procuratori onorari dovranno iscriversi alla gestione separata attraverso i canali messi a disposizione dall'istituto (web, telefono o tramite gli intermediari abilitati). Così facendo, gli interessati saranno iscritti automatica tra i soggetti autonomi senza attribuzione di alcun numero di matricola.

Ai fini della determinazione della base contributiva, occorrerà prendere a riferimento il reddito imponibile corrispondente all'importo dichiarato nel modello Unico, quadro RL, sezione III “Altri redditi di lavoro autonomo” rigo RL26. I termini di pagamento dei contributi dovranno essere versati contestualmente con quelli previsti per le imposte fiscali (16 giugno saldo anno precedente e primo acconto, saldo entro il 30 novembre).

circolare 128_2019

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