Previdenza

Il Pd punta alla dote dei Sostegni per rafforzare i bonus del Dl pandemia

di Marco Rogari

Alla Camera sta entrando nel vivo la partita sul decreto Covid. E sembra in qualche modo destinata ad accavallarsi con quella sul Dl Sostegni, che ha di fatto appena cominciato il suo cammino parlamentare. Anche perché i partiti stanno prendendo posizione sul provvedimento urgente varato nelle scorse settimane dal governo, oltre che per adottare le misure ancora in vigore per fronteggiare la pandemia, anche per garantire interventi di sostegno a lavoratrici e lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena. Il Pd, soprattutto, è sempre più in pressing e alla ricerca di alleati sul rafforzamento dei congedi e del bonus baby sitter. Con l’obiettivo anzitutto di permetterne il ricorso anche ai genitori che lavorano in modalità agile, superando l’attuale meccanismo imperniato sull’alternatività dei due strumenti, e di ampliare la platea dei beneficiari nella quale dovrebbero essere compresi anche gli addetti ai servizi pubblici essenziali.

Ma, come ha lasciato intendere la Dem Romina Mura, una delle relatrici del Dl Covid all’esame delle commissioni Lavoro e Affari sociali di Montecitorio, il Pd punta anche a far salire l’indennità prevista per il “congedo” dei genitori (con figli under 14 o disabili) nei casi in cui è impossibile ricorrere al lavoro agile. Un’indennità che dovrebbe lievitare almeno fino al 70% della retribuzione rispetto all’attuale 50 per cento. Ma ovviamente si tratta di modifiche che costano e che avrebbero bisogno di copertura. Ecco, allora, l’idea di attingere dalla dote del decreto Sostegni. Resta da vedere se il governo e tutta la maggioranza saranno d’accordo. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato al 6 aprile.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©