Previdenza

Riscatto laurea e pace contributiva: i chiarimenti dell’Inps e le scadenze

La misura è di tipo strutturale e proseguirà anche oltre il 2012. Questa la decisione dell’Istituto di previdenza

di Pietro Gremigni

Il riscatto agevolato della laurea è una misura di tipo strutturale che proseguirà anche oltre il 2021. L'Inps, con il messaggio 13 maggio 2021, n. 1921, distingue i due riscatti introdotti nel 2019 dalla legge 26/2019, quello appunto della laurea e quello denominato "pace contributiva" che invece è a tempo scadendo il prossimo 31 dicembre 2021.
Dal 2019 l'art. 20 del D.L. 4/2019 (L. 26/2019) ha previsto, per il triennio 2019-2021, gli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e alla gestione separata privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (nuovi iscritti) e non già titolari di pensione, hanno la facoltà di riscattare in tutto o in parte i periodi compresi tra l'anno del primo e quello dell'ultimo contributo comunque accreditato nelle suddette forme assicurative e comunque fino al 29 gennaio 2019. Si deve trattare di periodi non soggetti a obbligo contributivo e che non siano già coperti da contribuzione, comunque versata e accreditata anche in altri Fondi o Casse, presso forme di previdenza obbligatoria parificandoli a periodi di lavoro. Il tutto nel limite massimo di 5 anni anche non continuativi. La domanda può essere presentata anche dai superstiti dell'assicurato.

L'onere del riscatto è quello cosiddetto a percentuale ossia basato sulla retribuzione o sul reddito degli ultimi 12 mesi per l'aliquota di finanziamento della gestione interessata, rapporto ai periodi da riscattare. Tale facoltà di riscatto, come detto, scadrà a fine anno, cioè gli assicurati potranno fare domanda fino al 31 dicembre 2021.Invece, come è noto, il riscatto dei periodi di corso universitario potendo riguardare periodi precedenti e/o successivi al 1996, si basa sui seguenti sistemi:– se precedente al 1996, con il sistema della cd riserva matematica, basato, tra l'altro, sull'anzianità contributiva, sul sesso e l'età del richiedente;–se successivi al 1996, col doppio sistema alternativo agevolato, imperniato su una base imponibile pari al minimale artigiani e commercianti, e su quello già indicato, a percentuale.Inoltre, se i periodi ante 1996 vengono valutati come contributivi, sarà possibile estendere anche ad essi, il sistema di calcolo dell'onere agevolato oppure a percentuale.La conversione da retributivi a contributivi può derivare dall'opzione per il sistema contributivo, oppure con la scelta di andare in pensione con la totalizzazione, l'opzione donna oppure il computo in gestione separata.Come detto, il calcolo agevolato dell'onere non ha una data di scadenza e sarà opzionabile anche dopo il 2021.

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