Lo Stato non restituirà i soldi alle Casse
Docce fredda per le Casse di previdenza dei professionisti. I risparmi da spending review del biennio 2012-2013 versati allo Stato non gli saranno restituiti.
La sentenza della Corte costituzionale 7/2017, che riconosce alla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti il diritto alla restituzione di circa 500mila euro, non si applica al resto degli enti di previdenza.
È quanto sostiene il ministero dell’Economia nella risposta fornita dal viceministro Laura Castelli nel corso del question time di ieri in commissione Finanze a un quesito posto dal senatore Andrea de Bertoldi (FdI).
Per il Mef la Corte ha emesso una sentenza interpretativa con formula di «illegittimità costituzionale parziale» della norma impugnata (Dl 95/2012, articolo 8, comma 3) e quindi l’incostituzionalità della norma si applica solo alla Cassa dottori. Nessun rimborso per Cassa forense, che per gli anni 2012 -2013 aveva chiesto la restituzione di circa un milione di euro, o per Cassa geometri (500mila euro),
Il Mef ricorda, inoltre, la norma che imponeva alle Casse di ridurre le spese correnti e di riversare allo Stato quanto risparmiato è stata soppressa e dal 2020 non viene più applicata, viene quindi rispettata la «temporaneità del prelievo» di cui parla la Corte costituzionale nella sentenza del 2017.
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di Giorgio Pogliotti e Marco Rogari