Previdenza

Inail Isi, accesso al bando anche senza dipendenti

di Roberto Lenzi

Le imprese possono partecipare al bando Inail Isi anche se non hanno dipendenti, purché siano operativi i soci lavoratori. Sono ammessi anche i progetti implementati nelle sedi nate successivamente alla pubblicazione del bando purché attive al momento di presentazione della domanda. Gli importanti chiarimenti arrivano per le vie brevi, mentre la prima scadenza del 15 luglio 2021 si avvicina.

Il primo caso

Un'impresa in cui operano solo i due soci intende partecipare al bando Inail Isi 2020. L'azienda ha interesse a presentare la domanda al bando per quanto riguarda la rimozione dell'amianto (asse 3) ma non ha in carico dipendenti in quanto composta dai soli due soci. I due soci, comunque, lavorano all'interno della propria azienda, in presenza dell'amianto. Considerando che la finalità del bando è volta alla sicurezza dei lavoratori, la richiesta è volta ad ottenere conferma che il socio lavoratore sia parificato al lavoratore dipendente ai fini del bando. L'Inail conferma con riferimento al paragrafo dell'articolo 6 dell'avviso pubblico Isi 2020: «I destinatari dell'iniziativa, in linea generale sono le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale, ecc…», quindi il fatto che operino all'interno di regime societario ambedue i soci lavoratori rende richiedibile il finanziamento.

Il secondo caso

Un'azienda chiede un parere considerando quanto previsto dal punto 3 del bando: «I progetti […] devono essere riferiti alle lavorazioni che l'impresa ha già attive alla data di pubblicazione del bando». Il caso riguarda un'azienda che apre una nuova unità locale successivamente alla pubblicazione del bando, pur operando già in altre unità locali alla stessa data. La lavorazione corrisponde allo stesso codice Ateco che già svolge nella sede principale. Alla data della pubblicazione del bando, quindi, l'azienda svolge già la lavorazione, anche se in una sede diversa rispetto a quella del progetto di investimento da candidare sul bando Isi. L'azienda chiede conferma che sia quindi corretto che il concetto di lavorazione sia collegato all'anno di attivazione dell'attività di cui al codice Ateco di interesse (indipendentemente dal luogo di svolgimento) e non all'unità locale in cui verranno realizzati gli investimenti da finanziare. L'Inail risponde confermando la fattibilità. Anticipa che i progetti finanziabili devono rispettare i criteri generali, oltre a quelli specifici definiti in ciascun allegato del bando. Inoltre, gli stessi devono essere realizzati nei luoghi di lavoro nei quali è esercitata l'attività lavorativa al momento della presentazione della domanda. Dunque, se l'unità produttiva “nuova” è attiva al momento della presentazione della domanda, l'azienda può partecipare.

I prossimi passi

Entro le ore 18 del 15 luglio 2021 le aziende hanno la possibilità di compilare la domanda sul portale web Inail. Successivamente, il portale verrà chiuso e non consentirà più l'accesso. Dal 20 luglio, le imprese potranno effettuare il download dei codici identificativi da utilizzare nel corso del successivo click-day. Entro la chiusura della procedura informatica, sarà fornita indicazione della data di pubblicazione delle regole tecniche per l'invio.

Successivamente al click-day, verranno pubblicati gli elenchi cronologici provvisori delle aziende ammesse al bando.

Questa fase sarà seguita dal caricamento della documentazione di conferma del progetto, a pena la decadenza della domanda. Superata questa procedura, l'Inail renderà noti gli elenchi cronologici definitivi. È possibile che alcune aziende rinuncino e, quindi, permettano a coloro che non sono rientrati nel primo elenco di essere ammessi.

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