Previdenza

Da giugno nuovo massimale per malattia e maternità dei lavoratori dello spettacolo

di Giovanni Scoz

L'Inps, con il messaggio 2563/2021 del 9 luglio, recependo quanto previsto dall'articolo 66, comma 3, del Dl 73/2021, dispone l'innalzamento del massimale per malattia e maternità per tutti i lavoratori dello spettacolo (articolo 6, comma 15, del Dl 536/1987) .

Con decorrenza già dal mese di giugno, quindi con il versamento in F24 previsto per il 16 luglio, si dovrà utilizzare il nuovo valore di riferimento, fissato in 100 euro giornaliere anziché il precedente valore di 67,14 euro. Non essendo stato detto nulla riguardo all'aliquota di riferimento, si ritiene resti immutata all’1,28 per cento. Il valore di 100 euro varrà per tutti i lavoratori dello spettacolo, cioè per tutti i soggetti (obbligatoriamente) assicurati al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo (Fpls) indipendentemente dal fatto che siano titolari di un contratto di lavoro subordinato o siano contrattualizzati con contratti di lavoro autonomo o a prestazione.

Si invitano pertanto i datori di lavoro e i committenti, che nel mese di giugno 2021 hanno assunto/ingaggiato dei lavoratori dello spettacolo, a porre attenzione ai conteggi effettuati dalle software house relativi al prossimo versamento contributivo, alle quali potrebbe essere sfuggito l'aumento del massimale (maternità e malattia) considerata la recente pubblicazione del messaggio e la vicinanza del versamento.

L’indennità di malattia sarà erogabile per un periodo massimo di 6 mesi e sono stati ridotti i requisiti di accesso da 100 a 40 giornate (contributi giornalieri) versate al Fpls. Il periodo di riferimento per conteggiare il nuovo parametro (di 40 giornate accreditate) sarà dal 1° gennaio dell'anno precedente l'insorgenza della malattia. Analizzando le statistiche pubblicate annualmente dal sul sito dell'Inps e dall'Istat, il nuovo valore (40 giornate) rappresenta comunque un parametro ancora troppo alto (sia per il comparto specifico, sia rispetto ad altre categorie professionali) e non facilmente raggiungibile, soprattutto per i lavoratori autonomi.

Ad ogni buon conto, questo primo messaggio Inps formalizza il fischio di inizio della riforma del settore dello spettacolo che prevede l'introduzione di un pacchetto di importanti novità che operano su questi tre fronti:
a) rafforzare le tutele dei lavoratori, riscrivendo le regole di accesso delle indennità di maternità, malattia (generica e professionale), infortuni (inail) e disoccupazione involontaria (Alas) a tutti i lavoratori dello spettacolo, oltre all'adeguamento e ampliamento delle tutele dei sostegni alla genitorialità;
B) prevedere una riorganizzazione del sistema pensionistico, predisponendo nuove regole di accesso, attraverso un diverso conteggio delle giornate di lavoro;
C) aggiornamento delle figure professionali tutelate, stilando un elenco dei soggetti assicurati presso il Flsp, aggiornando il precedente elenco ormai molto datato (risale infatti al 2005) e prevedendo una revisione periodica.

Con l'articolo 66 del decreto Sostegni-bis abbiamo chiaro il fischio d'inizio della tanto attesa riforma dello spettacolo, che è senz'altro oggetto di attenzione del Governo: per esempio, le commissioni riunite Cultura e Lavoro del Senato hanno iniziato il lavoro emendativo sul testo base di riforma del settore dello spettacolo proposto dai relatori Roberto Rampi (Pd) e Nunzia Catalfo (M5S) che riunisce cinque disegni di legge sulla materia: i ddl Verducci (Pd), Borgonzoni (Lega), Nencini (Iv-Psi), Cangini (FI) e Papatheu (FI). Recentemente poi c'è stata la presentazione dei vari emendamenti. L'obiettivo è coordinare le varie norme con la conversione del decreto Sostegni-bis (in particolare dell'66 dedicato alle questioni spettacolo).

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