Pensioni, tavolo al via. Ed è polemica su Fornero consulente a Palazzo Chigi

Il fischio d'inizio del confronto sulle pensioni è stato fissato per il 27 luglio, quando mancheranno appena cinque mesi allo stop di Quota 100. Che già agita le acque della maggioranza. Ad annunciarlo sono stati i sindacati, dopo la comunicazione ricevuta dal ministro Andrea Orlando, al termine di un incontro con una delegazione di senatori dei Cinque stelle, dal quale è emersa una convergenza su molti punti ed è uscito un chiaro messaggio: è «impensabile» un ritorno integrale alla legge Fornero. Un messaggio che ha come destinatari il Mef, da sempre cauto rispetto alle ipotesi di flessibilità in uscita circolate negli ultimi mesi, ma anche palazzo Chigi. Che ieri ha ufficializzato l'approdo proprio della professoressa Elsa Fornero nella squadra di super-esperti del Consiglio d'indirizzo per la politica economica, istituito nelle scorse settimane dal sottosegretario alla Presidenza, Bruno Tabacci. Questa decisione non è stata affatto gradita dalla Lega, che ha subito presentato un’interrogazione al ministro Orlando parlando di «una scelta che non è sinonimo di tranquillità» in vista della scadenza di Quota 100. La squadra di super-esperti avrà il compito, a titolo gratuito, di supportare nel coordinamento della politica economica il Dipe, guidato da Marco Leonardi: a farne parte sono, oltre a Fornero, Antonio Calabrò, Patrizia De Luise, Giuseppe De Rita, Giuseppe Guzzetti, Alessandra Lanza, Mauro Magatti, Alessandro Palanza, Alessandro Pajno, Monica Parrella, Paola Profeta, Silvia Scozzese, Alessandra Servidori, Anna Maria Tarantola, Mauro Zampini. E sicuramente anche le pensioni finiranno sotto la lente. Come è noto, la Lega, così come di fatto i sindacati e il M5S, continua a guardare alla possibilità di pensionamento attorno ai 62 anni, e anche a Quota 41 (l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall'età). Ma secondo i calcoli dell'Inps questa opzione avrebbe un pesante impatto sui conti pubblici.