Previdenza

Partite Iva, il decreto sull’esonero contributivo presto in Gazzetta

di Federica Micardi

Presto in Gazzetta il decreto sull'esonero contributivo per professionisti, autonomi e lavoratori sanitari richiamati in attività per la pandemia. Il decreto interministeriale di Lavoro ed Economia è stato registrato dalla Corte dei conti, e con l'approvazione da parte dell'Unione europea arrivata a metà luglio manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. L’aiuto, previsto dalla legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020, articolo 1, comma 20), consiste in un esonero parziale dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 3mila euro, per chi ha un reddito 2019 non superiore a 50mila euro e ha registrato un calo del fatturato di almeno il 33%.

Il testo approvato pare non abbia subito modifiche, che ne avrebbero rallentato l'iter, e questo lascerebbe senza risposta una serie di dubbi che l'Adepp, l’associazione degli enti di previdenza dei professionisti, ha sollevato in questi mesi e riportato in una lettera inviata al ministero del Lavoro due giorni fa.

L’Adepp, nel farsi portavoce delle istanze sollevate dalle Casse, ha chiesto al Lavoro di fare una serie di precisazioni. Viene, ad esempio, richiesto di specificare quale reddito bisogna prendere a riferimento, perché mentre la legge di Bilancio parla di reddito complessivo , l’articolo 3, comma 3, lettera d) dello schema di decreto fa riferimento al reddito professionale. Per evitare discriminazioni serve anche chiarire cosa intendere con “regolarità contributiva” dato che gli enti hanno regole diverse. Dubbi sono stati sollevati dalle Casse anche sui contributi che possono accedere all’esonero, il decreto parla di quelli di competenza del 2021, ma sul significato di “competenza” ci sono interpretazioni diverse.

Anche sui tempi ci sono criticità: sia gli iscritti alle gestione separata Inps sia i medici richiamati in servizio, sulla base del testo firmato a maggio, dovrebbero presentare la domanda entro il 31 luglio, una scadenza impossibile rispettare (per gli altri c’è tempo fino al 31 ottobre) .

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