Previdenza

Professionisti al test delle polizze salute: costi e coperture distinti per categorie

Francesco Nariello

Copertura sanitaria a geometria variabile per i professionisti. Le Casse previdenziali offrono ai propri iscritti opzioni molto varie sul fronte delle polizze in ambito salute: dalla formula assicurativa «base» per grandi interventi chirurgici e gravi malattie - che accomuna, con qualche differenza, le diverse professioni - a un ampio ventaglio di estensioni e convenzioni aggiuntive, a condizioni anche distanti tra loro, che possono includere, tra l’altro: coperture integrative per ricoveri o accertamenti diagnostici, long term care, pacchetti odontoiatrici, fisioterapia.

Un quadro in cui non è facile orientarsi, tra condizioni, massimali, premi, tipologie di prestazioni ammesse. A seguire, uno spaccato che prende in considerazione le soluzioni proposte da cinque enti previdenziali dei professionisti: Cassa dottori commercialisti, Cassa forense, Cassa notariato, Enpacl ed Inarcassa.

La polizza base

Un minimo comune denominatore è la copertura base per «Grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi», offerta gratuitamente agli iscritti da tutte le Casse considerate, pur con differenze, anche marcate, sia in termini di garanzie che di perimetro delle prestazioni.

I massimali annuali per ciascun assicurato o nucleo familiare, ad esempio, variano dai 260mila euro delle polizze proposte da Cdc (con Reale Mutua) e Cassa forense (Unisalute) ai 500mila euro garantiti da Enpacl, attraverso Emapi.

Anche l’estensione al nucleo familiare o a chi è in pensione ha costi variabili: per Inarcassa (Intesa Sanpaolo Rbm Salute, insieme a Cassa Previmed) il premio annuo lordo da pagare è di 464,93 euro, indipendentemente dal numero di componenti (per pensionati 169,37 euro) mentre per Cassa forense c’è una quota fissa di 150 euro a familiare (stessa cifra per pensionati o titolari reversibilità). I consulenti del lavoro possono includere nell’assistenza sanitaria il primo familiare con 97,50 euro, risparmiando in percentuale sui successivi, ma se il professionista accoglie in studio un praticante può assicurare la famiglia senza costi. Per i notai (con Reale Mutua), infine, l’estensione automatica e gratuita del piano base per i familiari scatta solo nel caso in cui il professionista attivi il piano integrativo con «formula family» (2.222,70 euro/anno).

Nella copertura base è quasi sempre incluso un check-up annuale e sono previsti «pacchetti» specifici - a partire da quelli odontoiatrici -, integrati nella polizza o con convenzioni a parte, che consentono l’accesso a tariffe agevolate in reti di strutture indicate. Nell’assicurazione proposta da Cassa notariato, c’è un capitolo dedicato alla medicina preventiva con prestazioni in parte differenziate tra uomini e donne a seconda dei diversi fattori di rischio. Inarcassa, invece, ha ampliato le coperture base con tutele gratuite per i figli, con garanzie per malformazioni neonatali e sindrome di down.

Le integrative

Lo spettro di opzioni e condizioni - e la differenza di perimetro delle coperture - si fa ancora più ampio con il passaggio ai piani integrativi, sempre a pagamento per iscritti e familiari, che allargano il perimetro, tra l’altro, a interventi, ricoveri, accertamenti diagnostici, prestazioni di alta specializzazione, prevenzione, anche modulari. Il loro funzionamento è incentrato su percentuali variabili, per ciascuna prestazione, di franchigie (o minimo non indennizzabile) e scoperti, più bassi (o azzerati) presso le reti convenzionate.

Nel caso di Cassa forense è possibile optare per le polizze integrative «A» e «B», che si distinguono per ammontare del premio - in funzione dell’età iscritto - e quote per scoperti/franchigie. L’ente, inoltre, ha attivato altre convenzioni (con compagnie diverse) per pacchetti e scontistiche, dalle cure odontoiatriche ai trattamenti fisioterapici.

Cassa Notariato prevede due soluzioni per il piano integrato: la formula «single», senza estensione al nucleo familiare, e quella «family». Doppio binario anche per Enpacl, con la garanzia «B Smart», che si concentra sui ricoveri, e «B Plus», con coperture extra ospedaliere. Per Inarcassa non ci sono livelli diversi di copertura e il premio annuo varia in funzione dell’età dell’assicurato; formula unica anche per l’integrativa dei commercialisti, con premio fisso per gli over 25 e quote inferiori per i più giovani.

Molto bassa, in ogni caso, la percentuale di adesione ai piani integrativi: tra gli avvocati, conside-rando solo gli iscritti alla Cassa (senza pensionati non iscritti e titolari di reversibilità), solo l’1,15 degli iscritti ha attivato le polizze integrative, mentre tra i consulenti del lavoro gli upgrade non superano il 5% di chi ha la copertura base.

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