Previdenza

Domanda di riesame per l’Iscro negata

di M.Pri.

Gli iscritti alla gestione separata Inps, che si sono visti rifiutare la domanda per l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro),  possono presentare la domanda di riesame.

Con il messaggio 3180/2021 pubblicato ieri, l’istituto di previdenza ha fornito le relative istruzioni e comunicato che la domanda va presentata entro 20 giorni, non perentori, dalla pubblicazione del messaggio o dalla notifica del provvedimento di reiezione se successiva. Nel 2021 l’indennità può essere richiesta dal 1° luglio al 31 ottobre, fino a esaurimento del budget disponibile, pari a 70,4 milioni di euro.

L’Iscro è riservata ai professionisti, titolari di partita Iva, che hanno registrato un consistente calo di reddito nell’anno precedente la richiesta di indennità. Oltre a ciò sono necessari diversi altri requisiti quali la regolarità contributiva e l’incompatibilità con pensioni dirette, Naspi o Dis-coll. Condizioni che vengono verificate dall’istituto di previdenza tramite controlli automatici centralizzati.

A fronte del rifiuto della domanda per mancanza di una delle condizioni previste, tramite la stessa sezione del sito internet Inps utilizzata per presentare l’istanza di indennità, l’interessato può inoltrare domanda di riesame allegando i documenti richiesti. Nell’allegato al messaggio 3180/2021 vengono elencate le possibili cause di diniego e la documentazione da inoltrare all’istituto di previdenza.

Se entro i 20 giorni previsti, non viene presentata domanda di riesame, la richiesta di Iscro viene considerata respinta definitivamente. A quel punto occorrerà presentare un ricorso entro 90 giorni, sempre tramite il sito dell’Inps oppure i patronati e gli intermediari autorizzati.

Per quanto riguarda il quadro normativo dell’Iscro, al momento non risulta completato l’aspetto relativo ai percorsi di aggiornamento professionale che i beneficiari dell’indennità dovrebbero frequentare.

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