Previdenza

Crédit agricole, siglata l’intesa: mille uscite e 700 assunti

di Cristina Casadei

C’è un rapporto che sfiora l’uno a uno, ossia un’assunzione o stabilizzazione ogni uscita, nel nuovo accordo siglato dal Credit Agricole con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. È il primo dopo l’ingresso del Creval nel gruppo e ha una sua rilevanza per il modo in cui definisce gli strumenti per gestire l’integrazione tra le due banche. L’accordo definisce una staffetta generazionale sui generis nel settore, dove in genere gli ultimi accordi hanno previsto un ingresso di un giovane ogni due uscite di senior in prepensionamento col Fondo di solidarietà. Sono stati infatti previsti circa 800 esodi, su base volontaria attraverso il Fondo di solidarietà e poi 500 nuove assunzioni e 200 stabilizzazioni di chi aveva un contratto di apprendistato o a tempo determinato. In totale sono previsti quindi 700 ingressi. Alle uscite col fondo vanno poi aggiunti 200 pensionamenti incentivati che portano il contatore delle uscite a mille. Quanto all’integrazione vera e propria sono stati ridotti gli impatti sulla mobilità territoriale, anche attraverso specifiche soluzioni organizzative. Sulla mobilità professionale è stato garantito il rispetto della storia professionale e degli inquadramenti e sono state prorogate fino al 31 dicembre 2022 le norme di secondo livello sulla mobilità.

A livello di contrattazione, nel credito, l’ultima settimana ha segnato diverse evoluzioni. La prima è stato il via libera alla piattaforma sindacale delle Bcc, dove i bancari hanno chiesto un aumento di 190 euro, sulla 3ª area 4°livello (ex capo ufficio), oltre ad adeguamenti contributivi aziendali in percentuale dello 0,50% su Cassa Mutua Nazionale (Assistenza) e Fondo Pensione Nazionale. Dopo l’incontro delle scorse settimane in cui il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba e il presidente della delegazione sindacale, Matteo Spanò hanno rappresentato il contesto e i suoi numeri ai segretari generali di Fabi, Lando Maria Sileoni, First, Riccardo Colombani, Fisac, Nino Baseotto, Uilca, Fulvio Furlan e Ugl Credito, Ennio Occhipinti, la trattativa si può considerare ai blocchi di partenza, con l’approvazione della piattaforma rivendicativa da parte del 96% dei bancari.

Si è invece incagliata la trattativa con Abi sul green pass. L’ultimo incontro si è chiuso senza che venisse sottoscritto un accordo. I sindacati avevano chiesto il tampone gratuito per coloro che, attualmente sprovvisti di Green Pass, si sono prenotati per essere vaccinati e la possibilità di effettuare ogni 15 giorni un tampone, con costo a carico aziendale, per avere la certezza di non aver contratto il Covid, pur essendo vaccinati. L’Abi non ha accolto le richieste e considera quale unico riferimento quanto previsto dal decreto legge sul green pass, che verrà quindi applicato dal 15 ottobre. Fissata invece fino al 31 dicembre la possibilità di svolgere assemblee a distanza.

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