Previdenza

Casse e Fondi pensione continuano a prediligere gli investimenti all’estero

di Marco Rogari

Nel 2020 il risparmio delle Casse privatizzate ha raggiunto i 100,7 miliardi, lievitando di quasi 5 dall'anno precedente e di 45 miliardi dal 2011, con un tasso medio annuo di crescita del 6,8 per cento. Una progressione costante, fotografata dall'ultimo rapporto della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, che è stato illustrato ieri dal presidente Mario Padula nel “Quadro di sintesi” annuale. Un report nel quale si sottolinea che sul versante degli investimenti, nonostante il rallentamento registrato nel 2020 (nel primo anno della pandemia), la Casse previdenziali dei professionisti possono «svolgere un'azione importante in un progetto di ampio respiro che abbia il proprio baricentro nella promozione della crescita del Paese come il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)». Investimenti che lo scorso anno in Italia sono rimasti prevalentemente concentrati su immobili e titoli di Stato.

Sempre nel 2020 anche le Casse hanno dovuto fare i conti con le ricadute dell'emergenza Covid: complessivamente le entrate contributive sono scese a 10,3 miliardi dai 10,7 dell'anno precedente, mentre le uscite per prestazioni sono salite a 8,3 miliardi contro i 7,4 del 2019. Nel “Quadro di sintesi” si fa notare che «nel 2020 il flusso complessivo dei contributi al netto delle prestazioni si è attestato a 2 miliardi di euro rispetto ai 3,3 dell'anno precedente» e si evidenzia che «sulla diminuzione delle entrate e sull'aumento delle uscite hanno pesato le ricadute occupazionali e reddituali della pandemia da Covid-19 nonché le misure straordinarie varate da diverse Casse a sostegno dei propri iscritti e pensionati».

Nel report si osserva come si concentri tra le prime cinque Casse (Enpam, Cassa forense, Inarcassa, Cassa dottori commercialisti, Enasarco) il 92% del saldo tra contributi e prestazioni (1,8 miliardi). Per due Casse, quella dei geometri e Inpgi-gestione Ago, «le prestazioni - si legge nel rapporto - superano i contributi già da alcuni anni». E la Commissione di vigilanza afferma anche che lo scorso anno tra le Casse con saldo negativo si sono aggiunte l’Enpacl, la gestione separata di Inpgi «e in misura più marginale Cassa notariato ed Enpaia». Per tutte le altre la differenza risulta positiva.

La Covip nell'evidenziare che il risparmio delle Casse è a quota 100,7 miliardi (298,6 miliardi, il 18,1% del Pil, considerando anche quello dei fondi pensione) fa notare che tra le singole realtà restano divergenze, anche ampie, nelle attività e nelle rispettive dinamiche di crescita. Con le cinque Casse di dimensioni più grandi che detengono il 74,1% dell'attivo totale. Nel report si sostiene che alla diversa dimensione dell’attivo concorrono vari fattori, come le differenze tra i saldi previdenziali che dipendono dai regimi contributivi e prestazionali, oltre che dalle caratteristiche reddituali e socio-demografiche delle diverse platee di riferimento delle Casse di previdenza. La platea complessiva è costituita da 1,7 milioni di iscritti e 456mila pensionati. La Covip torna poi a considerare necessario il rapido arrivo del regolamento interministeriale per le Casse.

Tornando agli investimenti, quelli “domestici” nel 2020 si sono attestati a 34,9 miliardi, l'1,7% in meno di quelli registrati nel 2019, mentre 48,1 miliardi (il 47,7% del totale) sono stati indirizzati all'estero, con una riduzione di 0,3 punti percentuali sui 12 mesi precedenti. Anche se, al netto delle voci “immobili” e “titoli di Stato” che restano preponderanti, le risorse destinate alle imprese italiane sono salite da 5,2 a 5,8 miliardi. Così come quelle dei fondi pensione, cresciute da 6,6 a 7,3 miliardi, per un totale di 13,1 miliardi: 1,3 miliardi in più rispetto al 2019.


L'effetto covid
Calo delle entrate contributiveNel 2020 anche le Casse privatizzate hanno dovuto fronteggiare le ricadute del Covid: le entrate contributive sono scese a 10,3 miliardi dai 10,7 dell'anno precedente, mentre le uscite per prestazioni sono salite a 8,3 miliardi contro i 7,4 del 2019

Doppio fronte
Sulla diminuzione delle entrate e sull'aumento delle uscite hanno pesato le ricadute occupazionali e reddituali e le misure straordinarie per iscritti e pensionati

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