Previdenza

Reincarico ai medici in pensione fino al 31 marzo 2022

di Pietro Gremigni

Sono stati prorogati al 31 marzo 2022 gli incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari e sanitari, nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità e degli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza.

L'Inps col messaggio 298 del 20 gennaio 2022 ha dato alcune indicazioni a luce di quanto disposto dal decreto legge Milleproroghe in materia pensionistica.

La norma già prorogata più volte e introdotta dal decreto legge 18/2020 conv. nella legge 27/2020, prevede, oltre al richiamo in servizio in via straordinaria, anche la cumulabilità tra la pensione quota 100 di cui gli interessati siano nel caso titolari e i redditi da lavoro autonomo conseguenti all'incarico.

Inoltre, sempre in virtù del decreto Milleproroghe al personale sanitario collocato in quiescenza, avendo maturato i requisiti anagrafici e contributivi per il pensionamento di vecchiaia, è inapplicabile, sempre fino al 31 marzo 2022, l'opzione cui gli stessi sono tenuti tra mantenimento del trattamento previdenziale già in godimento ovvero e l'erogazione della retribuzione connessa all'incarico.

In base al messaggio dell'Inps per effetto del differimento dei termini al 31 marzo 2022, fino a tale data i redditi percepiti a seguito degli incarichi conferiti ai sensi del decreto Cura Italia continuano a essere cumulabili con i trattamenti pensionistici, compreso il trattamento pensionistico c.d. quota 100, ad eccezione però dei trattamenti di pensione liquidati ai lavoratori c.d. precoci.

In quest'ultimo caso la pensione spetta con 41 anni di anzianità contributiva e il reddito di lavoro autonomo derivante dall'incarico, è incumulabile con la pensione anticipata ai precoci fino al. compimento dei requisiti ordinari per la pensione anticipata, cioè fino alla maturazione di 41 anni e 10 mesi se donne, oppure 42 anni e 10 mesi se uomini.

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