Previdenza

Anpal: definito il nuovo sistema di servizi per i percettori del piano Gol

di Giorgio Pogliotti

Un nuovo sistema di profilazione - con parametri qualitativi e quantitativi - per consentire agli operatori dei Centri per l’impiego di valutare in modo più accurato il livello di occupabilità dei percettori di Gol. Nuovi standard di misurazione delle prestazioni, per aggiornare quanto previsto da Garanzia giovani agli obiettivi di Gol e alle mutate platee di destinatari (non solo giovani Neet, ma anche disoccupati, beneficiari del Reddito di cittadinanza e lavoratori in transizione). Insieme alla definizione dei costo standard, necessari per il coinvolgimento degli operatori privati accreditati (agenzie per il lavoro, consulenti del lavoro).

Sono alcune delle novità contenute nella delibera Anpal, firmata dal commissario straordinario Raffaele Tangorra che ha ridisegnato il quadro operativo dei servizi di politica attiva del lavoro, che troverà applicazione nell’ambito di Garanzia di occupabilità dei lavoratori, il programma Gol finanziato con 4,5 miliardi dal Pnrr (e 500 milioni da React Eu). Il Governo si è impegnato alla presa in carico entro l’anno di 300mila percettori di Gol, e ha dato alle regioni un obiettivo ancora più ambizioso: 600mila entro dicembre. Nel merito, il nuovo sistema di “profilazione quantitativa”, poggia sull’utilizzo di dati amministrativi comunicati dall’ex lavoratore all’atto della registrazione come disoccupato (Did), e dal datore di lavoro nell’attivazione o cessazione di un posto di lavoro, con l’obiettivo di definire in modo più efficace la distanza dal mercato del lavoro.

A queste indicazioni si aggiungono quelle raccolte dagli operatori dei Cpi nell’interazione con gli utenti di Gol nella successiva fase di valutazione qualitativa. Sulla base dell’assessment, finalizzato a far emerge i bisogni delle persone - in termini di accompagnamento alla ricerca di lavoro, di aggiornamento, riqualificazione delle competenze o di supporto da parte della rete dei servizi territoriali - si stipula il Patto di servizio e la persona viene indirizzata a uno dei percorsi di Gol, a seconda della distanza dal mercato del lavoro: reinserimento lavorativo; aggiornamento (upskilling); riqualificazione (reskilling); lavoro e inclusione.

«Dopo l’approvazione dei piani attuativi regionali avvenuta nei tempi previsti - commenta Tangorra -, un altro traguardo è raggiunto, dopo un intenso lavoro con le Regioni e le Province autonome. Si ridefiniscono interamente le modalità di presa in carico di chi si rivolge ai servizi per il lavoro, creando le condizioni per una personalizzazione dei servizi. Sono modificati gli standard delle misure e dei servizi di politica attiva del lavoro anche per favorire la partecipazione dei privati a sostegno delle persone più fragili».

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