Previdenza

Portuali, dovuti all’Inps Tfr e contributo Naspi

di Pietro Gremigni

I lavoratori dipendenti dalle autorità di sistema portuale con più di 50 addetti sono tenuti al versamento del Tfr maturando al Fondo tesoreria presso l'Inps.

L'istituto di previdenza, con il messaggio 2900/2022, riepiloga gli obblighi contributivi non pensionistici, cioè quelli cosiddetti minori, da parte delle autorità portuali di sistema subentrate alle vecchie autorità portuali anche nella gestione dei rapporti di lavoro in base al Dlgs 169/2016 che ha modificato la legge 84/1994.

Alla luce di tale intervento, sono di conseguenza dovuti all'Inps:
– le quote di Tfr al Fondo di tesoreria in presenza dei relativi requisiti;
– il contributo ordinario Naspi (1,31% + 0,30%) nei confronti però dei soli lavoratori assunti a tempo determinato, con esclusione comunque del contributo addizionale (1,40%);

Non sono invece dovute le seguenti contribuzioni:
– malattia e maternità;
– Cuaf (assegni familiari);
– al Fondo di garanzia Tfr;
– a favore del Fondo di integrazione salariale.

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