Previdenza

Cassa straordinaria, +29% in otto mesi

di Claudio Tucci

C’è una ampia fetta di mercato del lavoro che resta in sofferenza. Nei primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto), le ore di cassa straordinaria (Cigs), l’ammortizzatore utilizzato per le difficoltà più strutturali, richieste dalle imprese, sono salite del 29,16% rispetto allo stesso periodo 2021. Le difficoltà hanno riguardato soprattutto il commercio (+110,46% di ore autorizzate di Cigs), l’edilizia (+92,69%), l’industria (+16,88%).

A luglio, ha reso noto ieri l’Inps, si è registrata una impennata delle domande di disoccupazione: ne sono state inoltrate 339.474, +8,2% rispetto a luglio 2021 (contratti a termine non rinnovati, ad esempio i precari della scuola cessati a giugno). Nei primi sette mesi dell’anno sono arrivate all’Istituto guidato da Pasquale Tridico 1.174675 istanze di disoccupazione, con un incremento tendenziale del 21,7 per cento. Nel periodo cumulato gennaio-agosto, il dato complessivo della Cig è in flessione: le ore richieste dalle aziende sono state 317,6 milioni, in calo del 78,86% sullo stesso periodo 2021 (qui, in parte, pesano anche i rigidi tetti alle durate previsti dalla riforma Orlando). Solo ad agosto, le ore totali di Cig autorizzate dall’Inps sono state 32,6 milioni, -18,5% rispetto a luglio (ma il confronto congiunturale è poco significativo nei mesi estivi) e -84,3% su agosto 2021. In controtendenza i Fondi di solidarietà (+22,9% di ore autorizzate su luglio - un dato che testimonia la sofferenza del terziario). Il tiraggio, l’utilizzo effettivo dell’ammortizzatore richiesto, migliora: nel primo semestre dell’anno si è attestato al 26,55% (nello stesso periodo 2021 sfiorava il 40 per cento).

Il sindacato è preoccupato: «Tra Cig e Fis nei primi otto mesi dell’anno sono state autorizzate oltre 400 milioni di ore di ammortizzatore; numeri stimabili in più di 314mila lavoratori in cassa a zero ore - ha sottolineato Ivana Veronese (Uil) -. Un aumento di richiesta di politiche passive è un alert; e preoccupano le conseguenze della guerra in Ucraina che rischiano di influenzare la richiesta di ammortizzatori nei mesi a venire».

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