Adempimenti

Nel 2015 sono cresciute le ispezioni del ministero del Lavoro ed è migliorata l’efficacia

di Matteo Prioschi

Incremento dell’attività ispettiva svolta dal personale del ministero del Lavoro e aumento del tasso di irregolarità riscontrato nel 2015 rispetto all’anno precedente. Queste le indicazioni fornite dal ministero di via Veneto con un comunicato diffuso ieri, in attesa del rapporto completo.

Nel 2015 le ispezioni effettuate sono state 145.697 a fronte delle 140.173 dell’anno precedente e nonostante una riduzione di 200 ispettori. Su 142.618 accertamenti definiti entro il 31 dicembre, in oltre il 60% dei casi si sono riscontrati illeciti in materia di lavoro e legislazione sociale o di salute e sicurezza. La quota è cresciuta di oltre 7 punti percentuali rispetto al 2014. In aumento anche i lavoratori irregolari, da 73.508 a 78.298.

Il ministero sottolinea che «si tratta di risultati riconducibili a scelte organizzative che hanno tra l’altro consentito, in particolare nel periodo estivo, la programmazione e lo svolgimento di specifiche campagne “straordinarie” mediante la costituzione di task force a livello interprovinciale e interregionale».

L’aumento delle irregolarità riscontrate, comunque, non è indice di un incremento assoluto del mancato rispetto delle norme, in quanto, al pari di quanto avvenuto negli anni passati, è effetto anche di un’azione ispettiva sempre più mirata ed efficace.

Una conferma a questo riguardo arriva dai dati relativi all’attività di vigilanza dell’Inps. Sempre secondo i dati diffusi dal ministero, le ispezioni sono passate dalle 58.043 del 2014 alle 39.548 dell’anno scorso, con conseguente calo del numero di aziende irregolari, ma la produttività media per visita è cresciuta del 23% «a seguito dell’ulteriore sviluppo delle attività di intelligence e programmazione e nonostante la contrazione del numero degli ispettori di 80 addetti». Sostanzialmente invariati, invece, i numeri relativi all’attività dell’Inail.

Tornando alle verifiche degli ispettori del ministero, si segnala il contrasto al caporalato, con 8.662 ispezioni rispetto alle 5.434 del 2014, a seguito delle quali sono stati individuati 6.153 lavoratori irregolari di cui 3.629 in nero.

Nel 2016 l’attività si concentrerà in particolare sull’indebita percezione dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato (già oggetto di comunicazioni specifiche da parte del ministero del 2015), sul caporalato, sull’utilizzo dei voucher e delle collaborazioni coordinate e continuative e delle partite Iva, in particolare nei call center.

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