Adempimenti

Obbligo formativo, i fondi premiano gli istituti statali

di Gianni Bocchieri

Con il decreto interministeriale del 12 dicembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 7 dello scorso 10 gennaio, di concerto con il ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha definito dei nuovi criteri di riparto alle Regioni dei 189 milioni per il finanziamento dei loro percorsi di Istruzione formazione professionale (IeFP) relativi all’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione per i giovani dai 15 ai 18 anni. Come quello del 2015, il riparto 2016 viene effettuato sulla base dell’80% del numero totale degli iscritti nei percorsi di istruzione e formazione professionale e del 20% del numero dei qualificati e dei diplomati. Però, a differenza del riparto 2015, la quota del 20% viene ulteriormente differenziata in due quote: il 14% parametrata sul numero dei qualificati e diplomati nei Centri di formazione professionale (Cfp) e il 6% sul numero di quelli qualificati e diplomati negli istituti professionali statali.

Questa è la novità più rilevante del decreto con cui vengono definiti i nuovi criteri di riparto, con lo scopo di premiare le Regioni che mirano al superamento del modello dei percorsi in “sussidiarietà”, ovvero di quei percorsi di istruzione formazione professionale (IeFP) che si svolgono presso gli Istituti professionali statali e non nei Cfp accreditati dalle Regioni stesse.

Lo stesso decreto prevede che l’effetto premiale sia progressivamente crescente nei due anni successivi, stabilendo che le risorse del 2017 siano ripartite per il 75% sulla base del numero totale degli studenti iscritti ai percorsi di IeFP realizzati dalle istituzioni formative accreditate, per il 19% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di IeFP realizzati dalle istituzioni formative accreditate e per il 6% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati al termine di percorsi di IeFP realizzati dagli istituti professionali statali. Nel 2018 scompare, invece, qualunque quota di riconoscimento ai percorsi realizzati in sussidiarietà, con una ripartizione parametrata per il 75% sulla base del numero di iscritti nelle istituzioni accreditate e per il restante 25% sulla base del numero di allievi che consegue il titolo nell’ambito dei percorsi realizzati da queste stesse istituzioni.

La progressività della ripartizione premiale per le Regioni che realizzano il sistema di IeFP attraverso i loro Cfp accreditati viene mitigata dalla previsione di una riserva di 6 milioni per il 2016, di 5 milioni per il 2017 e di 4 milioni per il 2018, da assegnare alle altre che adottano il sistema sussidiario. Il decreto prevede che questa riserva sia assegnata solo a fronte di un impegno al suo utilizzo per il rafforzamento dell’offerta regionale dei percorsi di IeFP realizzati nei Cfp da assumere in un’apposita convenzione bilaterale tra la singola Regione ed il ministero del Lavoro.

Lo stesso decreto definisce i criteri per il riparto dei 27 milioni della sperimentazione del sistema duale nella IeFP, confermati nella legge di bilancio (L. 232/2016) anche per il 2017, con l’introduzione di una serie di indicatori volti a premiare le Regioni che conseguono i migliori risultati, tra cui anche l’attivazione di contratti di apprendistato e la realizzazione di percorsi di alternanza.

Il decreto 12 dicembre 2016

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