Adempimenti

Protocollo tra Inps e Ispettorato

di Luigi Caiazza e Roberto Caiazza


L'istituzione di un forte raccordo con gli istituti previdenziali, al fine realizzare una efficace attività di intelligence che consenta di indirizzare l'attività di vigilanza avverso fenomeni di lavoro irregolare e di evasione contributiva, individuando obiettivi specifici da sottoporre ad accertamento è uno dei principali obiettivi che si prefigge il protocollo di intesa sottoscritto il 21 febbraio tra l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) e l'Inps.

Il protocollo è stato adottato nelle more dell'emanazione di appositi decreti del ministro del Lavoro per l'individuazione delle risorse strumentali trasferite dall'Inps all'Inl, allo scopo di salvaguardare la continuità dell'azione ispettiva in materia previdenziale. A tale scopo è emersa l'esigenza di sviluppare congiuntamente modelli innovativi di analisi del rischio, di inosservanza degli obblighi contributivi e per l'individuazione dei relativi fenomeni di evasione ed elusione contributiva, di contrasto alla simulazione di rapporti di lavoro finalizzata alla fruizione di prestazioni previdenziali indebite (per esempio pensioni, disoccupazione, maternità), sui quali fondare la programmazione dell'attività ispettiva.

A tal proposito è stata prevista la costituzione di una commissione nazionale e altre regionali per la programmazione dell'attività ispettiva, le quali, ciascuna per l'ambito di competenza, dovranno assicurare la mappatura dei rischi, la programmazione e il monitoraggio dell'attività di vigilanza. Quella regionale effettuerà altresì il monitoraggio delle realtà produttive. Nelle Regioni e Province a statuto speciale la vigilanza sarà effettuata in base a separati protocolli di intesa tra l'Inl e le istituzioni.

I verbali e gli ulteriori atti di accertamento ispettivo saranno predisposti in modo che risulti la titolarità giuridica degli atti stessi in capo all'Inl, con separata evidenza del logo dell'Inps. Tali atti saranno fatti propri e notificati dall'Inps, quale titolare del relativo diritto di credito, operando in tal modo l'interruzione dei termini di prescrizione previsti dalla legge. Ciò, in verità non appare in linea con il Dlgs 149/2015, richiamato dalla lettera circolare dell'Inl del 22 febbraio.

Per le richieste che rivestano particolare urgenza, ovvero pratiche non comprese nella programmazione mensile (non ne vengono specificati i motivi), l'Inps potrà assegnarle direttamente ai propri ispettori, dandone informazione alla sede territoriale dell'Inl.
L'Ispettorato territoriale potrà essere interessato dall'Inps a far intervenire appositi gruppi ispettivi “dedicati” (speciali) in merito ad accertamenti tecnici ovvero per particolari fenomeni evasivi caratterizzati da importanti profili di criticità sia di natura economica che penale (per esempio rapporti fittizi, Tfr).

Nulla cambia in merito alla collocazione logistica degli ispettori dell'Inps, i quali continueranno a essere collocati nelle rispettive sedi territoriali di appartenenza.
L'attività formativa, «consisterà in un intenso programma di interventi che interesserà tutto il personale ispettivo finalizzata alla omogeneizzazione delle conoscenze tecnico-giuridiche in materia lavoristica e previdenziale».

L'accesso alla banca dati dell'Inps per ora non sarà operante; esso dovrà scaturire da una apposita convenzione per la messa a disposizione dei dati, da parte dell'istituto di previdenza, nel rispetto della privacy tenendo conto di particolari e determinate condizioni (informazioni utili all'attività ispettiva, criteri tecnici di fruibilità, misure di sicurezza adottate, modalità di trattamento dei dati e di tracciamento degli accessi).

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