Adempimenti

Durc online, stretta sulle verifiche per i benefici contributivi

di Arturo Rossi

Da oggi, 1° settembre, parte la nuova modalità Inps, più rigida, di gestione della verifica della regolarità contributiva ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi da parte delle aziende.

Infatti con il messaggio 3 agosto 2017, numero 3220, l'Inps aveva comunicato che dal 1° settembre 2017 sarà avviata la nuova fase di verifica delle condizioni di regolarità per la fruizione dei benefici normativi e contributivi.

In maniera specifica, l'Istituto ha precisato che il sistema, che immetterà autonomamente nel portale durc online le richieste di verifica al pari di qualunque altro soggetto abilitato, sarà attivato per tutte le denunce uniemens per le quali risultino in stato "emesso" note di rettifica con causale "addebito art. 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296" ed in relazione alle quali non sia mai stato notificato il preavviso di Durc interno negativo.
Di conseguenza, come fatto cenno, diventa molto più rigido il criterio per la concessione dei benefici normativi e contributivi.

Infatti, se prima la nota di rettifica veniva emessa nel momento in cui si riscontravano irregolarità, dovute in particolar modo al mancato pagamento della contribuzione mensile delle singole aziende beneficiarie delle agevolazioni, ora la verifica della regolarità sarà fatta a 360 gradi.

Prima di tale procedura, la regolarità dell'azienda veniva fatta in riferimento alla stessa azienda in quanto tale, cioè per quanto concerne la contribuzione relativa ai lavoratori dipendenti, senza tener conto della regolarità riferita a tutti i tipi di contribuzione che potessero interessare il titolare in altra veste, ad esempio come committente della gestione separata, come titolare iscritto alla gestione degli artigiani o dei commercianti, come coltivatore diretto e via di seguito.

Ora, attraverso la procedura del durc online, se verranno riscontrate delle inadempienze contributive, a qualsiasi titolo, la procedura emetterà l'invito a regolarizzare, anche per le contribuzioni diverse da quelle scaturenti dal mancato versamento della contribuzione per i lavoratori dipendenti.

Ciò comporterà che, se le aziende non provvedono a sanare le irregolarità contributive entro 15 giorni dalla ricezione dell'invito a regolarizzare, i benefici non potranno essere più concessi.

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