Adempimenti

Tutele ad hoc per i dipendenti delle imprese sequestrate e confiscate

di M.Pri.

Il consiglio dei ministri ieri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo, di attuazione delle modifiche al Codice antimafia, che prevede tutele specifiche per i dipendenti di imprese sequestrate e confiscate, sottoposte ad amministrazione giudiziaria e nuove disposizioni per favorire la continuazione o la ripresa dell'attività delle imprese stesse. Il provvedimento non ha subito modifiche sostanziali rispetto alla bozza approvata dal Cdm il 16 marzo.

Nel triennio 2018-2020, potrà essere concesso l'intervento ad hoc degli ammortizzatori sociali a beneficio dei dipendenti delle aziende, sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria fino alla loro assegnazione o destinazione, per le quali è stato approvato il programma di prosecuzione o di ripresa dell'attività.

Se per tali aziende sono già stati esauriti gli ammortizzatori “ordinari” oppure se non sono previsti in quanto hanno meno di cinque addetti, ai dipendenti con attività sospesa o ridotta può essere erogato un trattamento straordinario di integrazione salariale per massimo 12 mesi nel triennio, con contribuzione figurativa. Il sussidio viene riconosciuto a prescindere dall'anzianità aziendale e anche a chi ha un rapporto di lavoro irregolare (che viene al contempo regolarizzato), ma non a chi è stato coinvolto nella gestione dell'impresa o è indagato, imputato, condannato per il reato di associazione mafiosa.

Qualora, invece, il rapporto di lavoro finisca e il dipendente non possa accedere all'indennità Naspi, può essere erogato un sussidio per massimo quattro mesi con importo pari alla metà del massimale Naspi (quest'anno quindi sarebbero erogati 657,15 euro al mese).

A sostegno dell'operatività delle imprese, invece, si stabilisce che le irregolarità contributive delle aziende confiscate o sequestrate, e riguardanti il periodo precedente la gestione giudiziaria, non impatteranno sul rilascio del documento unico di regolarità contributiva (Durc). In altre parole, i mancati versamenti ascrivibili alla gestione criminale dell'impresa non si riversano sul programma di recupero e rilancio della stessa.

Sempre su questo fronte vengono ampliati - sia dal punto di vista dei soggetti beneficiari che degli interventi ammessi - i margini di azione delle misure di sostegno alle aziende già previste dall'articolo 1, commi 195-198, della legge 208/2015, dato che le regole attuali ne hanno limitato l'utilizzo.

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