Adempimenti

Ispettorato contro gli «abusivi» del reddito di cittadinanza

di Claudio Tucci

A maggio partono le attività di controllo sui percettori del reddito di cittadinanza da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl). «Agiremo ex post, verificando la permanenza dei requisiti - spiega Danilo Papa, direttore centrale Vigilanza dell’Inl alla presentazione, ieri, a Roma dell’attività 2018 dell’Ispettorato, affiancato dal direttore Leonardo Alestra -. L’obiettivo principale è individuare lavoratori in nero che percepiscono indebitamente la nuova misura varata dal governo. Stiamo per emanare la circolare esplicativa. Eventuali illeciti saranno comunicati subito all’Inps, anche prima del verbale. In questo modo l’Inps potrà sospendere le erogazioni».

L’attività di vigilanza 2018 si è connotata per una forte accelerazione: le aziende visitate dagli ispettori che hanno accertato illeciti sono state in totale 98.255, con un tasso di irregolarità pari al 70 per cento (+5% rispetto al 2017). L’ammontare di contributi e premi evasi e recuperati è schizzato a oltre 1 miliardo e 350 milioni di euro (+23%). La task force sui controlli in materia di lavoro e legislazione sociale conta 2.726 ispettori del lavoro, di cui circa 2.100 effettivamente adibiti alla vigilanza, 391 carabinieri, 1.143 ispettori Inps e 284 Inail. Rispetto al 2017 ci sono 54 unità in meno, «ma con le risorse inserite in manovra il personale sarà recuperato e se ne aggiungerà di nuovo», ha detto il direttore Alestra. Le principali irregolarità sono risultate in edilizia. Il lavoro nero è presente soprattutto in Campania e Puglia e nei servizi di alloggio e ristorazione, oltre che nel commercio. Il lavoro occasionale irregolare ha maggiore incidenza nel settore della sanità e dell’assistenza sociale, e nel Centro-Nord.

«Ci stiamo concentrando anche su contratti a termine e somministrazione, dopo le modifiche operate dal decreto dignità - ha chiosato Papa -. Qui, grazie alle comunicazioni obbligatorie, monitoriamo soprattutto il turn-over sospetto di rapporti».

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