Adempimenti

In dubbio lo scivolo verso la pensione per aziende fuori Cigs

di Antonello Orlando

Integrando le indicazioni già fornite con la circolare 16/2018, il ministero del Lavoro ha definitivamente chiarito come l’accesso alla cassa integrazione straordinaria collegata al contratto di espansione sia riservato alle sole aziende che rientrano nei requisiti generali della Cigs previsti dall’articolo 20 del decreto 148/2015 (si veda il Sole 24 ore del 22 ottobre).

Ulteriori indicazioni sono state fornite però anche a proposito del prepensionamento quinquennale (contenuto nel comma 5 dell’articolo 41 del Dlgs 148/2015), che risulta particolarmente appetibile alle imprese di grandi dimensioni in quanto consente di godere della Naspi e di ridimensionare i costi della contribuzione correlata pagata dal datore di lavoro esodante (del tutto dispensato da tale finanziamento nel caso di un prepensionamento verso la pensione di vecchiaia e solo parzialmente nel caso dello scivolo verso l’anticipata).

Il ministero ha chiarito che le imprese che possono accedere ai fondi di solidarietà bilaterali (propri di alcuni settori, come il credito e le assicurazioni), potranno accedere al prepensionamento di massimo 60 mesi anche qualora non possano godere della Cigs; le stesse non potranno però godere della integrazione salariale a fronte delle ore non lavorate prevista dai commi 3 e 7 dell’articolo 41.

Nulla viene esplicitamente detto a proposito delle imprese che non rientrano né nel campo applicativo della Cigs né in quello di fruizione dei fondi bilaterali. Tuttavia, il capoverso finale della circolare ricorda come lo stesso iter di stipula dell’accordo sindacale (necessario anche per entrambi gli strumenti che compongono il contratto di espansione) richiami l’articolo 24 del decreto sugli ammortizzatori sociali, vale a dire il processo di consultazione sindacale proprio della Cigs.

Tale elemento sembra indirettamente confermare che anche il prepensionamento quinquennale (in assenza di un fondo bilaterale) sarà precluso alle imprese fuori dal campo Cigs. Si attende a questo punto sempre di più la circolare dell’Inps che dovrà chiarire definitivamente i termini di accesso e fruizione dell’integrazione salariale e del prepensionamento, specie considerando come il primo dei due anni di sperimentazione si stia avviando rapidamente alla sua conclusione.

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