Adempimenti

Sicurezza e pandemia, le indicazioni del Piano strategico nazionale

di Luigi Caiazza e Roberto Caiazza

Le misure di sicurezza da porre in atto in caso di pandemia riguardano: la protezione della salute dei lavoratori al fine di ridurre il rischio di contagio tra i dipendenti e garantire la continuità delle attività aziendali; la pianificazione delle risorse per consentire il lavoro in sicurezza e lo sviluppo delle competenze specifiche affinché tutti siano preparati al meglio a svolgere i loro compiti in caso di pandemia.
E' quanto indicato nel “Piano strategico operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) per gli anni 2021-2023”, che la Conferenza Stato-Regioni ha sottoscritto con l'Accordo del 25 gennaio scorso pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del successivo 29 gennaio.
Il Piano, dopo essersi dettagliatamente soffermato, come dovuto, sugli aspetti operativi nazionali, regionali e locali, nonché sul sistema di coordinamento e sui relativi servizi sanitari, ha fornito dettagliate linee guida sulla sicurezza sul lavoro e indicazioni sulla continuità aziendale.
Appare importante il richiamo al Dlgs n. 81/2008 (Testo unico Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro) là dove è fatto obbligo al datore di lavoro di individuare i rischi generali e quelli specifici connessi alle particolari modalità di esecuzione del rapporto di lavoro e predisporre le misure di prevenzione e protezione adeguate.
Il lavoratore stesso è tenuto a cooperare all'attuazione delle misure predisposte dal datore di lavoro, prendendosi cura della salute e sicurezza propria e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, atteso che su di esso ricadono gli effetti delle sue azioni od omissioni, conformemente alla sua formazione e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Poiché una pandemia influenzale può incidere negativamente sull'organizzazione aziendale, per questo motivo il Protocollo ritiene necessario che le aziende si preparino tempestivamente a adottare piani di preparazione tenendo conto delle loro dimensioni, della loro specifica importanza economica, assumendosi la responsabilità delle strategie da adottare.
Ne deriva la necessità per il datore di lavoro di garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori attraverso misure quali: organizzare risorse, strutture e procedure di lavoro, raccomandazioni riguardanti procedure all'interno dell'azienda. Dovrà essere altresì in grado, prima dell'arrivo della “pandemia di influenza” di identificare il grado di esposizione del personale e verificare la disponibilità a svolgere l'attività lavorativa mediante soluzioni organizzative alternative, al fine di far fronte ad un tasso di assenza elevato. È apparso parimenti utile stimare il fabbisogno di materiale che potrebbe essere necessario dal punto di vista delle misure igieniche (disinfettanti, mascherine protettive, ecc.). E' stato ritenuto non meno importante, infine, istruire il personale in merito ai compiti, alle responsabilità e competenze nell'ambito delle misure aziendali di gestione della crisi.
Sarà obbligo dell'azienda mettere in atto misure organizzative: sospensione delle attività aziendali che prevedono assembramento di persone, adottare misure idonee a far fronte agli aspetti epidemiologici della pandemia (teleconferenze, telelavoro, spazi di lavoro, barriere di protezione impermeabili tra personale e clienti, disinfezioni, sanificazioni, ecc.).

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