Adempimenti

L’Ispettorato: collegio di conciliazione e arbitrato anche per i dipendenti di società in house

di Luigi Caiazza e Roberto Caiazza

Ai licenziamenti disciplinari intimati ai lavoratori dipendenti di società in house è applicabile la disciplina sulle impugnazioni, compresa quella concernente la costituzione di un collegio di conciliazione e arbitrato di cui all'articolo 7, commi 6 e 7, dello Statuto dei lavoratori (legge 300/1970). L'interpretazione è stata fornita dall'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) con la nota 289 del 15 febbraio scorso.
Pertanto, in base alla richiamata disposizione il lavoratore, al quale sia stata applicata una sanzione disciplinare, può promuovere entro i 20 giorni successivi, anche per mezzo dell'associazione alla quale sia iscritto o conferisca mandato, la costituzione di un collegio di conciliazione e arbitrato tramite l'Ispettorato territoriale del lavoro.

L'Inl perviene a tale conclusione in quanto il comma 1 dell'articolo 19 del Dlgs 175/216 stabilisce che ai rapporti di lavoro dei dipendenti delle società di controllo pubblico si applicano le disposizioni del libro V del Codice civile, delle leggi sul rapporto di lavoro subordinato nell'impresa, e dai contratti collettivi. Più in dettaglio, il successivo comma 2 dispone altresì che tali società stabiliscono, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità.

La nota evidenzia che dalla lettura delle disposizioni richiamate, emerge che le deroghe alla disciplina privatistica dei rapporti di lavoro contenute all'interno del citato Dlgs 175/2016 e, quindi, per i lavoratori dipendenti dalle società in house, riguardano soltanto la costituzione del rapporto di lavoro, nonché le retribuzioni, mentre non è invece rinvenibile alcun richiamo o rinvio con riferimento alle impugnazioni.Pertanto, non essendo possibile individuare alcuna norma specifica, la quale, in materia di licenziamenti disciplinari intimati ai di lavoratori dipendenti da società in house, deroghi alla normativa generale prevista per i rapporti di lavoro privati, sarà quindi legittimo da parte del lavoratore interessato il ricorso al collegio di conciliazione ed arbitrato.

La nota 289/2021 dell'Ispettorato nazione del lavoro

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