Adempimenti

Avvocati, la nuova prova orale esclude tutte le leggi speciali

di Giovanni Negri

No alle leggi speciali. Si restringe l’area delle materie oggetto della nuova prova orale per l’accesso alla professione di avvocato. Le Linee guida della Commissione centrale, costituita al ministero della Giustizia, firmate ieri, forniscono le ultime indicazioni in vista dell’esame che partirà dal prossimo 20 maggio.

Tra i punti di maggiore rilevanza quelli sul perimetro delle materie oggetto della prima prova, anch’essa orale e sostitutiva dello scritto almeno in questa sessione a causa dell’emergenza Covid. I quesiti sui quali saranno chiamati a misurarsi i circa 26.000 candidati si sottolinea, per quanto riguarda il civile e il penale, tenuto conto del riferimento ai Codici, non potranno avere per oggetto casi regolati da leggi speciali. Di più, per il civile, le Linee guida escludono i Libri V, sul lavoro ma anche il societario e commerciale, e VI , sulla tutela dei diritti.

La prima prova, nel caso di scelta del candidato per il diritto amministrativo, dovrà essere concentrata soprattutto sui principi fondamentali e sulle fattispecie di diritto sostanziale e processuali. Il riferimento è allora alle legge n. 241 del 1990, al Dpr 380 del 2001, ai decreti legislativi 42/2004, 152/2006104 /2010,33/2013, 50/2016.

Alle 256 sottocommissioni, le Linee guida raccomandano , sulla formulazione dei quesiti, un chiaro riferimento al passato, nel dettaglio alle «metodiche di risalente adozione nella scelta dei casi, quali desumibili, oltre che dagli stessi quesiti ministeriali negli anni predisposti, dai disponibili repertori e/o banche dati sui più recenti e significativi precedenti giurisprudenziali di merito e di legittimità».

Nei criteri di valutazione, spazio tra l’altro, alla dimostrazione della capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari e di individuare soluzioni alternative e relative criticità.

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