Adempimenti

Negli appalti Pnrr più spazio a disabili, giovani e donne

di Maria Rosa Gheido

Con l’approvazione definitiva da parte del Senato, l’articolo 47 del decreto Semplificazioni (Dl 77/2021) ha cambiato titolo e ha incluso nuove misure intese a favorire pari opportunità e inclusione lavorativa nei contratti pubblici, affiancando alle originarie previsioni in tema di pari opportunità e di incentivo all’occupazione di donne e giovani di età inferiore a 36 anni anche il rispetto della legge 68/1999 in tema di assunzioni obbligatorie.

Le nuove disposizioni sono assai impegnative sia per le stazioni appaltanti, sia per coloro che intendono partecipare a bandi gara, avvisi, inviti indetti dalla Pa anche se, per ora, si applicano solo agli appalti finanziati con le risorse previste dal regolamento (Ue) 2021/240 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 febbraio 2021 e dal Regolamento (Ue) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, nonché dal Pnrr.

Lo schema della delega al Governo in materia di contratti pubblici prevede la facoltà ovvero l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara, avvisi e inviti clausole sociali del tutto simili a quelle introdotte dall’articolo 47, che si pongono l’ambizioso intento di «perseguire le finalità relative alle pari opportunità, generazionali e di genere» e promuovere l’inclusione lavorativa delle persone disabili.

L’articolo 47 prevede obblighi distinti a seconda delle dimensioni aziendali e un regime sanzionatorio altrettanto distinto e severo.

Le aziende pubbliche e private che occupano oltre cento dipendenti, già tenute alla redazione del rapporto biennale sulla situazione del personale di cui all’articolo 46 del Dlgs 198/2006 debbono produrre, al momento della presentazione della domanda di partecipazione o dell’offerta – a pena di esclusione dalla gara - copia dell’ultimo rapporto redatto, con attestazione della sua conformità a quello trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità.

Gli operatori economici che occupano da 15 a cento dipendenti sono tenuti a consegnare alla stazione appaltante, entro sei mesi dalla conclusione del contratto, una relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni e in relazione allo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della Cig, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.

La relazione è trasmessa alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità.

La mancata presentazione di questa documentazione entro il termine stabilito preclude la possibilità per l’operatore economico inadempiente di partecipare, in forma singola ovvero in raggruppamento temporaneo, per un periodo di 12 mesi a ulteriori procedure di affidamento afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse collegate al Pnrr.

Questi operatori sono altresì tenuti a consegnare alla stazione appaltante, entro sei mesi, l’attestazione di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili con la segnalazione delle eventuali sanzioni e provvedimenti subiti nel triennio antecedente la data di scadenza di presentazione delle offerte.

È, infine, requisito necessario dell’offerta l’aver assolto, al momento della presentazione dell’offerta stessa, agli obblighi di cui alla legge 68/1999 e l’assunzione dell’obbligo di assicurare, in caso di aggiudicazione del contratto, una quota pari almeno al 30% delle assunzioni necessarie per l’esecuzione del contratto o per la realizzazione di attività connesse o strumentali sia all’occupazione giovanile, sia all’occupazione femminile.

Quote minori potranno essere stabilite dall’appaltatore, dandone adeguata e specifica motivazione, qualora l’oggetto del contratto, la tipologia o la natura del progetto lo richiedano.

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