Adempimenti

Doppio binario in tribunale: obbligati i magistrati, non le parti

di Giovanni Negri

Doppio binario negli uffici giudiziari. Perché a fronte dei magistrati, comunque obbligati al possesso ed esibizione del green pass, per avvocati, parti e consulenti scatta l’esenzione. Questo quanto previsto, non senza polemiche , dal decreto legge per l’amministrazione della giustizia.

Innanzitutto il perimetro dei soggetti interessati. L’obbligo riguarda, nel dettaglio, i magistrati ordinari, quelli amministrativi contabili e militari, gli avvocati e procuratori dello Stato, i componenti di commissione tributaria. Per tutti loro, il decreto legge chiarisce che ogni giorno di assenza motivato dalla mancanza della certificazione oppure dal rifiuto a produrla, deve essere considerata come assenza ingiustificata e come tale significativa per il maturare dei canonici 15 giorni che il testo unico del pubblico impiego considera , se raggiunti, idonei a fare maturare la decadenza dall’impiego.

Altro caso preso in considerazione dal decreto è quello dell’accesso all’ufficio giudiziario da parte di chi è sprovvisto del pass. In questo caso, la trasgressione assume rilevanza disciplinare e il relativo verbale di accertamento deve essere trasmesso al soggetto titolare dell’azione disciplinare (nel caso di magistrati ordinari, la Procura generale della Cassazione).

Ad avere già sollevato polemiche e contestazioni è però il trattamento riservato ai magistrati onorari, anch’essi chiamati al rispetto dell’obbligo in quanto soggetti che amministrano la giurisdizione, e tuttavia, a differenza degli altri, l’accesso in violazione delle norme non conduce all’illecito disciplinare, ma immediatamente alla sospensione dall’incarico disposta dal Csm al quale deve essere inviato il verbale. Le conseguenza dell’assenza, poi, oltre il limite di 30 giorni ha come effetto l’automatica decadenza .

Un nuovo schiaffo alla categoria, lamenta una nota congiunta delle associazioni delle diverse figure di magistrati non togati: «Siamo gli unici lavoratori per i quali è previsto “il licenziamento” se privi di green pass, effetto discriminatorio rispetto al magistrato professionale comparabile, non esistendo ancora una norma che preveda anche per questi lavoratori la graduazione delle sanzioni disciplinari. Ma non basta. Laddove, anche muniti di green pass, risultassimo positivi perché esposti al contatto quotidiano con l’utenza negli Uffici giudiziari, saremo costretti a rimanere in quarantena senza alcun ristoro economico, non così per dipendenti e magistrati professionali».

Esenti invece dall’obbligo, nel tentativo di evitare un ulteriore rallentamento dei processi, gli avvocati, le parti, i consulenti e i periti, i testimoni.

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