Adempimenti

Nuovo assetto della vigilanza ispettiva Inps

di Silvano Imbriaci

A seguito del Protocollo d'intesa del 21 febbraio 2017 con l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), l'Inps predispone annualmente un piano che evidenzia gli obiettivi di produzione e l'individuazione dei settori a maggior rischio di evasione ed elusione contributiva.

Il recente Piano della vigilanza documentale e ispettiva (deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 81 del 9 giugno 2021) ha evidenziato una sostanziale inadeguatezza della definizione degli obiettivi a livello locale, a favore di una avvertita necessità di coordinamento a livello regionale o metropolitano nelle politiche di intervento rispetto all'attuale modello di gestione e impiego della forza ispettiva (superamento degli assetti definiti dalla circolare n. 108/2012).

Tale esigenza di coordinamento a un livello territoriale più ampio è stata evidenziata anche nel Protocollo di intesa con Inl e Inail, sottoscritto il 12 marzo 2021. L'articolo 4 di tale Protocollo descrive la composizione delle Commissioni regionali di programmazione: due dirigenti dell'Ispettorato, di cui uno con funzioni di presidente, un dirigente dell'Inps e uno dell'Inail o loro delegati, due funzionari ispettivi dell'Ispettorato, un funzionario ispettivo dell'Inps e un funzionario ispettivo dell'Inail.

Tutto ciò ha determinato la necessità per l'Inps (Circolare n. 141 del 22 settembre 2021) di dotarsi di dotarsi di un nuovo assetto organizzativo per il presidio della funzione di Vigilanza ispettiva sul territorio, con decorrenza 1° ottobre 2021, anche dopo il recente intervento contenuto nella circolare n. 134/2021. Si descrivono, in sintesi, i nuovi assetti.

A livello di Direzione Generale, la competenza in materia di vigilanza è attribuita alla Direzione centrale Entrate, che nella sua attuale articolazione organizzativa prevede una specifica area "Vigilanza ispettiva e analisi aree di rischio in materia contributiva", con il compito di predisporre il piano annuale, assicurare il monitoraggio dell'attività, predisporre le indicazioni applicative e di prassi e le attività formative per gli ispettori. Le Direzioni regionali e di coordinamento metropolitano prevedono al loro interno la funzione manageriale "Entrate contributive, vigilanza documentale e ispettiva" (cfr. la circolare n. 11/2020) che assicura il coordinamento, il controllo e il monitoraggio anche delle attività finalizzate a contrastare l'evasione ed elusione contributiva attraverso la vigilanza documentale e, in raccordo con l'Ufficio territoriale Inl, la Vigilanza ispettiva. Lo scopo del nuovo assetto è quello di rafforzare il ruolo di governo, di coordinamento e di gestione di tutte le attività di vigilanza e delle risorse ispettive assegnate alla regione/area metropolitana, facilitando anche la mobilità degli ispettori.

Per questo dal 1° ottobre tutte le attività di Vigilanza ispettiva delle regioni e delle aree di coordinamento metropolitano vengono polarizzate presso le rispettive Direzioni regionali e Direzioni di coordinamento metropolitano di riferimento, con conseguente trasferimento giuridico e contabile degli ispettori presso le stesse, ferma restando la loro collocazione fisica nelle strutture di origine. Sarà quindi il Dirigente regionale/metropolitano ad avere la responsabilità complessiva dell'attività di Vigilanza ispettiva, anche attraverso l'istituzione di appositi Comitati: sarà lui dunque ad assegnare le pratiche ispettive ai singoli ispettori. In tale attività il Dirigente Regionale sarà coadiuvato da uno specifico team e da uno specifico ispettore cui è affidato l'incarico di Supporto Specialistico, con specifica indennità.

A livello locale e territoriale vengono azzerate le attuali unità organizzative presenti nelle strutture territoriali, che saranno ricostituite presso le Direzioni regionali, con individuazione di un incaricato del ruolo di Responsabile della Unità Operativa "Vigilanza ispettiva" (che, comunque, continuerà a espletare attività ispettiva) con funzioni di coordinamento, raccordo, individuazione delle aree e dei settori di attività a rilevanza territoriale verso i quali indirizzare l'azione ispettiva. Queste nuove Unità Operative assicurano una puntuale funzione di intelligence, nonché una tempestiva azione di contrasto sul territorio, operando in stretto raccordo gerarchico-funzionale con i Dirigenti regionali/metropolitani responsabili della funzione "Entrate contributive vigilanza documentale ed ispettiva". Anche in questo caso ai titolari degli incarichi è attribuita un'indennità di posizione da definirsi in sede di contrattazione integrativa.

Il nuovo assetto comporterà quindi una più efficace gestione coordinata dell'attività ispettiva, maggiormente mirata alla individuazione di aree di attività nelle quali risulta più proficuo l'intervento ispettivo.

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