Adempimenti

Per gli assistenti sociali è contesa sulle elezioni del Consiglio nazionale

di Ivan Cimmarusti

Non c’è pace per gli Ordini professionali. Dopo la lunga contesa (non finita) su quello dei commercialisti, ora si mettono in discussione le elezioni del Consiglio nazionale degli assistenti sociali (Cnoas) di febbraio scorso. Tre candidate non elette hanno chiesto per vie legali di subentrare nel vertice istituzionale e di mandare a casa il presidente Gianmario Gazzi, la vicepresidente Annunziata Bartolomei e il consigliere Federico Basigli, in quanto avrebbero già svolto due mandati, così rendendo irregolare la candidatura al terzo mandato.

Istanze rimandate al mittente su decisione del Tribunale di Roma che, con due diversi provvedimenti, ha rigettato entrambe le richieste presentate da alcune assistenti sociali. Secondo i giudici, infatti, è vero che Gazzi e Bartolomei avrebbero già svolto due mandati, trovandosi quindi in una situazione di ineleggibilità, ma dovrebbe essere eventualmente il ministero della Giustizia, in quanto organo con potere di vigilanza sul Cnoas, ad azionare il controllo. Secondo i giudici, la Commissione ministeriale «è incaricata di procedere al controllo del risultato delle elezioni e della verifica dell’osservanza delle norme di legge, oltre che dell’accertamento dei risultati complessivi delle elezioni, e alla quale quindi compete di rilevare i profili di ineleggibilità dei consiglieri eletti e di revocarne eventualmente la proclamazione».

Dopo i provvedimenti giudiziari, in seno alla categoria è sorto un comitato nazionale, cui aderiscono diversi ex presidenti del Consiglio nazionale e presidenti di consigli regionali, che ha diramato una lettera nella quale si afferma che «oggi il Consiglio nazionale compie ed assume atti in una situazione di composizione illegittima».

La risposta del Consiglio nazionale degli assistenti sociali è stata immediata: «è pervenuta la nota intestata “Comitato nazionale ordine assistenti sociali” dai contenuti palesemente inveritieri e fuorvianti». «Si riporta che con due sentenze il Tribunale di Roma avrebbe “sancito che i colleghi Gianmario Gazzi, Annunziata Bartolomei e Federico Basigli erano ineleggibili avendo già espletato due mandati consecutivi. Di conseguenza, oggi il Consiglio nazionale compie e assume atti in una situazione di composizione illegittima”». Spiegano che «gli atti giudiziari a cui si fa riferimento non sono sentenze, ma ordinanze emanate, rispettivamente, a seguito di ricorso cautelare azionato secondo l’articolo 700 del codice procedura civile (dichiarato inammissibile), e successivamente in sede di reclamo (rigettato), da tre candidati non eletti nelle recenti elezioni del Consiglio nazionale. Entrambi i pronunciamenti hanno ravvisato preclusioni ostative sia all’accoglimento della domanda di sospensione della proclamazione sia di quella di subentro dei ricorrenti quali componenti del Consiglio nazionale ordine assistenti sociali. Pertanto, il Consiglio nazionale opera legittimamente perché non vi è alcuna pronuncia che ne abbia dichiarato l’illegittimità». In conclusione, «il Consiglio nazionale sta valutando le opportune azioni legali e disciplinari».

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