Adempimenti

Le reti del volontariato chiedono l’iscrizione al Runts per gli affiliati

di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio

Governance degli enti del Terzo settore, apporto dei volontari e accesso al Registro unico. Questi i temi principali affrontati nella nota 18244 del ministero del Lavoro.

In particolare, una delle questioni di rilievo, in questa fase di avvio del Registro unico del Terzo settore (Runts), riguarda la possibilità per le organizzazioni non profit di grandi dimensioni – attualmente in possesso della qualifica di associazione di promozione sociale (Aps) nazionale o organizzazione di volontariato (Odv) – di dotarsi già, nelle more del perfezionamento dell’iscrizione nel Runts, della qualifica di rete associativa. La risposta del ministero è positiva e in linea con il Codice.

Quest’ultimo stabilisce che il requisito dell’iscrizione nel Runts si intende soddisfatto dalle reti attraverso la loro iscrizione in uno dei registri previsti dalle normative di settore. Prova ne è anche l’ulteriore previsione contenuta nel decreto istitutivo del Runts, in base al quale le Aps nazionali non debbono presentare una specifica richiesta di iscrizione nella sezione “reti”. Spetta infatti all’Ufficio Runts, una volta superato il vaglio circa la sussistenza dei requisiti dell’articolo 41 del Cts, procedere al perfezionamento dell’iscrizione nella sezione in parola (articolo 32 del Dm 106/2020).

Le reti Aps e Odv del Terzo settore potranno, dunque, in questa fase, presentare le domande di iscrizione nel Runts anche per gli enti ad essi affiliati. Questa possibilità sarà consentita alle Aps nazionali iscritte alla data del 22 novembre scorso nel Registro nazionale Aps, che non abbiano procedimenti di cancellazione pendenti e che associno un numero non inferiore a 100 enti iscritti. Rientreranno, in quest’ipotesi, ad esempio, gli enti di promozione sportiva con la qualifica di Aps nazionale. Titolate alla qualifica di rete associativa sono anche quelle Odv che, in base al vaglio del ministero del Lavoro, siano già in possesso dei requisiti dimensionali di cui all’articolo 41 del Cts (articolo 31, comma 12, del Dm 106/2020).

In punto di governance, il dicastero esclude poi espressamente la possibilità di prevedere categorie di associati con diritti di voto limitati (es. minorenni), nonché di procedere alla cooptazione di uno o più amministratori in sostituzione di quelli eletti negli Ets costituiti in forma associativa. Ciò al fine di salvaguardare il preminente principio di elettività degli amministratori da parte dell’assemblea. Discorso diverso per le fondazioni in cui lo strumento cooptativo non sembrerebbe in contrasto con questa forma giuridica, trovando conforto nell’articolo 25 del Codice civile e necessitando tuttavia di una espressa disciplina nello Statuto.

Sul volontariato, si conferma poi il criterio capitario che dovrà essere utilizzato ai fini del computo dei volontari per Odv e Aps, in base agli articoli 33 e 36 del Cts. Vale a dire quello capitario, del numero degli iscritti nel registro volontari dell’ente o in quelli degli enti aderenti.

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