Spese tracciate e per figli a carico sotto esame nella precompilata
Pagamento con mezzi tracciabili, spese rimborsate, dati sugli immobili: sono alcuni tra i punti d’attenzione nelle dichiarazioni precompilate 2022 pubblicate ieri online dalle Entrate. Anche quest’anno i riscontri di contribuenti e professionisti partono dal foglio informativo allegato alla dichiarazione in formato Pdf.
Il check sulla presenza dei dati
Nell’arco di otto anni la qualità delle informazioni precaricate è aumentata parecchio. Ma un controllo preliminare sulla presenza dei dati va sempre fatto. Ancora ieri sono arrivate alcune segnalazioni riguardanti l’assenza degli interessi sul mutuo (un dato comunicato al Fisco dalle banche fin dal 2015) o dell’abitazione principale (anche in assenza di modifiche rispetto all’anno d’imposta 2020).
Attenzione anche ad alcuni alert inseriti dalle Entrate nel prospetto informativo. Siccome il bonus nido erogato dall’Inps è alternativo alla detrazione del 19% sulla retta, l’Agenzia avvisa il contribuente che ha già chiesto l’aiuto all’Istituto. Negli anni scorsi alcune famiglie hanno cumulato per errore le due agevolazioni.
Altro avviso è quello che invita a verificare l’eventuale adeguamento Istat del canone delle locazioni non in cedolare (ad esempio, i box auto). Un dato che il Fisco non può conoscere. Nel foglio informativo si trovano anche i dati dei contratti di locazione in corso, così come i bonifici per le ristrutturazioni edilizie pagati nel 2021. In linea di principio, le spese saldate dai singoli contribuenti sono solo nel foglio informativo (e vanno aggiunte in dichiarazione), mentre quelle pagate – e comunicate – dagli amministratori di condominio sono già inserite nel modello. Come chiarito nelle Faq delle Entrate, i condomìni minimi senza amministratori sono di solito trattati come i singoli contribuenti, quindi il dato va aggiunto in dichiarazione.
Quando sono state comunicate dalle scuole, nel foglio informativo ci sono anche le spese di frequenza scolastica dei figli a carico (ad esempio, la mensa negli istituti pubblici). Qui serve precisione: molte famiglie si sono viste restituire per le chiusure Covid alcune somme già pagate, e la regola è che questi rimborsi vanno decurtati dalla spesa detraibile o tassati l’anno dopo.
Pagamenti tracciati (e non)
Il 2021 è il secondo anno d’imposta in cui sono detraibili al 19% solo le spese pagate con mezzi tracciabili, fatta eccezione per i medicinali e le prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o accreditate. Il metodo di pagamento – «Tracciato» o «Non tracciato» – è indicato nella sezione «Vedi dettaglio» del sito internet della precompilata, anche per i familiari a carico.
Dalle prime segnalazioni di ieri, l’impressione è che la modalità di pagamento non sia sempre riportata in modo preciso. E in alcuni casi c’è la dicitura «Informazione non comunicata». Nessun problema quando si tratta di una di quelle spese per cui non serve il pagamento tracciato (ad esempio, un farmaco); negli altri casi, invece, bisogna recuperare la prova del mezzo di pagamento per poi procedere dal 31 maggio alla modifica del modello precompilato. Dalla stessa data sarà operativa anche la modalità di compilazione assistita.
Dove vanno a finire le imposte
Una curiosità: anche quest’anno la precompilata riporta il dettaglio sull’utilizzo delle imposte da parte dello Stato. Il 25,4% va in previdenza e assistenza, il 18,4% in sanità.