Adempimenti

Decreto flussi, dall’Inl le istruzioni per l’asseverazione da parte di professionisti e associazioni

di Marco Noci

Il decreto legge 73/2022 ha spostato a carico dei consulenti del lavoro, avvocati, commercialisti e associazioni datoriali l'onere dell'accertamento dei requisiti per inviare una fondata domanda di assunzione di un lavoratore straniero nell'ambito dei decreti flussi. L'Ispettorato nazionale del lavoro, con la circolare 3/2022, ha fornito alcune indicazioni per la stesura del documento di asseverazione nonché un modello dello stesso.

Professionisti e associazioni datoriali saranno chiamati a fare verifiche su capacità patrimoniale, equilibrio economico-finanziario, fatturato, numero di dipendenti, tipo di attività e dovranno accertarsi della completezza e idoneità della documentazione e, non ultimo, dovranno acquisire il Durc e ben quattro autocertificazioni siglate dal datore di lavoro o dal legale rappresentante dell'impresa.

In particolare, in relazione alla capacità patrimoniale e all'equilibrio economico-finanziario del datore di lavoro, sarà necessario verificare il possesso, in relazione a ciascun lavoratore che si intende assumere, di un reddito imponibile o un fatturato non inferiore a 30.000 euro annui, risultanti dall'ultima dichiarazione dei redditi o dall'ultimo bilancio di esercizio. Per quanto attiene, in particolare, il settore agricolo, potranno prendersi a riferimento anche gli indici di capacità economica di tipo analitico risultanti dalla dichiarazione Iva, considerando il volume d'affari al netto degli acquisti o dalla dichiarazione Irap e, eventualmente, i contributi comunitari documentati dagli enti erogatori.

L'Inl ricorda che sono esenti dalla verifica sulla capacità economica i datori di lavoro affetti da patologie o handicap che ne limitano l'autosufficienza e che vogliono assumere un addetto alla loro assistenza.Inoltre, non dovranno presentare l'asseverazione le associazioni datoriali che hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con il ministero del Lavoro.

Tra le novità del decreto legge c'è il rilascio del nulla osta all'assunzione per le domande presentate nell'ambito del decreto flussi 2021, anche se non sono state ancora acquisite le informazioni di polizia su eventuali elementi ostativi al rilascio e queste regole varranno anche per il decreto flussi 2022.

Il nulla osta consente di svolgere attività lavorativa in Italia e, una volta ottenuto, il datore di lavoro può assumere subito (altra novità importante) anche i lavoratori già presenti in Italia, seppur irregolarmente, alla data del primo maggio 2022, come provato da rilievi fotodattiloscopici, dichiarazioni di presenza o «documentazione di data certa proveniente da organismi pubblici». Queste condizioni non devono essere accertate dal datore di lavoro, ma dallo Sportello unico per l'Immigrazione solo successivamente all'assunzione, quando convocherà datore e lavoratore per la sottoscrizione del contratto di soggiorno di lavoro.Le condizioni per accedere a questo meccanismo di mini regolarizzazione sono simili a quelle previste dall'ultima procedura di emersione del maggio 2020.

Per i lavoratori coinvolti nella procedura sono sospesi i procedimenti penali e amministrativi per l'ingresso e il soggiorno irregolare e, una volta rilasciato il permesso di soggiorno, sono estinti i relativi reati e illeciti amministrativi.

Il modello del documento di asseverazione

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