Adempimenti

Una norma ad hoc per gli studi professionali

di Federica Micardi

Arriva la prima norma tecnica in Italia e in Europa per gli studi di avvocati e commercialisti. Si tratta di una normativa che apre la strada alla certificazione della qualità e del risk management; tra i potenziali benefici: punteggi preferenziali in bandi di gara e riduzione del costo assicurativo.

La norma Uni 11871:2022, denominata «Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione per la creazione e protezione del valore» sarà presentata domani a Roma, dalle 16 alle 19, presso l’auditorium di Cassa forense, dai co-organizzatori dell’iniziativa: la stessa Cnf insieme a Uni (l’ente italiano di normazione) e ad Asla, l’Associazione italiana degli studi legali associati.

La nuova norma - promossa da Asla e pubblicata da Uni - si rivolge a tutti gli studi di avvocati e dottori commercialisti, in fase di avvio o già strutturati, indipendentemente dalla loro forma organizzativa. Il suo obiettivo è fornire agli studi professionali che operano nei settori legali, fiscali, amministrativi e contabili, un complesso omogeneo di criteri validi, sperimentati e aggiornati a supporto delle attività. Nel dettaglio, la norma mira a promuovere un’adeguata e moderna organizzazione degli studi (con conseguente possibilità di certificazione), offrendo inoltre un supporto in fase di avvio, per individuare e gestire le principali aree di rischio.

Cassa forense, spiega il presidente Walter Militi, ha sostenuto il progetto in quanto strumento di miglior gestione, anche con riferimento ai rischi inerenti alla professione. La normazione - spiega il presidente Uni Giuseppe Rossi, aiuta i professionisti per sostenere la concorrenza, facilitare la qualificazione, dare garanzie ai clienti/consumatori. Il presidente Asla Giovanni Lega sottolinea che gli studi, troveranno nella norma le indicazioni per operare con successo e gestire al meglio i propri rischi e le opportunità

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©