Rapporti di lavoro

Lavoro irregolare, convegno dei consulenti a Prato


Quali ruolo e quali responsabilità hanno i liberi professionisti in materia di legalità e prevenzione della corruzione? All'interrogativo cercheranno di rispondere i consulenti del Lavoro in un convegno che si terrà domani, a partire dalle ore 14.30, nella sede della Camera di commercio di Prato. All'evento prenderanno parte la presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, il presidente emerito della Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, il presidente dell'Ordine dei consulenti del Lavoro di Prato, Alessandro Bensi, il presidente dell'Ordine degli avvocati di Prato, Lamberto Galletti, l'esperto della Fondazione studi consulenti del Lavoro, Pasquale Staropoli e il componente del Consiglio nazionale forense Vito Vannucci.

Per il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, il binomio lavoro-legalità può raggiungere un equilibrio attraverso la diffusione di una cultura della legalità che faccia della lotta alla corruzione una condizione imprescindibile. “I consulenti del lavoro – dice - sono in prima linea in questo percorso di divulgazione del lavoro etico, grazie anche all'Asseco, l'asseverazione contributiva e retributiva rilasciata alle imprese per certificare la genuinità dei rapporti di lavoro. Con l'ottenimento della conformità contributiva e retributiva -sottolinea - le aziende certificate entrano a far parte dei criteri di selezione dell'attività ispettiva del ministero del Lavoro, che terrà conto delle imprese asseverate nella definizione degli accertamenti e potrà utilizzare l'asseverazione anche per la verifica delle regolarità delle imprese negli appalti privati''. Meno controlli, quindi, per le imprese asseverate e posizione aziendale più certa, qualora l'azienda rientri fra quelle scelte a campione.

Secondo il presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Prato, Alessandro Bensi, “il professionista è colui che fa rispettare le leggi. Per questo abbiamo ritenuto indispensabile, come consulenti del lavoro, aprire un dialogo con le istituzioni e con gli altri ordini professionali coinvolti per riflettere sul nostro ruolo e sulle azioni da intraprendere per contrastare il fenomeno della corruzione e dell'illegalità”.

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