Previdenza

Sulle politiche attive dal 2016 la guida dell’Anpal

di Bianca Lucia Mazzei

In quasi tutti gli interventi regionali il reddito minimo è legato al reinserimento nel mondo nel lavoro. Un obiettivo che chiama in causa la nuova Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), prevista dal Dlgs 150/2016, proprio allo scopo di raggiungere questo traguardo su scala nazionale .

A guidarla sarà Maurizio Del Conte, docente di diritto del Lavoro presso l'Università Bocconi nominato presidente dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana.

La sfida è chiara: creare un sistema di collocamento pubblico efficiente. Ma, vista l'attuale frammentazione, non sarà facile.

Come si inserirà l’azione dell'Anpal in un quadro caratterizzato da grandi differenze territoriali?
L'Agenzia dovrà definire i livelli essenziali di prestazione, ossia gli standard da garantire agli utenti e le Regioni dovranno stabilire le modalità per raggiungerli.

Non si rischia un conflitto di competenze?
L'Anpal non avrà una funzione punitiva, ma di supporto. Ma se gli standard prestazionali non vengono raggiunti, allora l’Agenzia interverrà direttamente, anche attraverso il distacco di personale di Italia lavoro presso i centri per l’impiego.

Alcune Regioni sostengono di aver avviato soluzioni innovative che potrebbero essere cancellate...
L’Agenzia non ha alcuna ragione di ostacolare ciò che funziona ma le Regioni non devono essere gelose di modelli inefficienti. Dal coordinamento nazionale tutti devono trarre vantaggio. Oggi solo il 2% di chi non ha lavoro passa dai centri per l’impiego. Gli altri puntano sulle relazioni personali. La frammentazione disperde competenze e best practice. In prospettiva, con la riforma costituzionale, tutti i centri dell’impiego confluiranno nell’Agenzia.

Definizione degli standard prestazionali, del profilo di occupabilità, dei criteri per l’utilizzo dell'assegno di ricollocamento, di un sistema informativo unitario e dell’accreditamento nazionale. I compiti che attendono l’Anpal sono moltissimi. Quando comincerà a operare?
Il ministero sta mettendo a punto i decreti attuativi sul trasferimento di personale e di risorse. L’Agenzia sarà operativa nei primi mesi del 2016. Ma spero che entro primavera siano già utilizzabili sia il sistema informativo unitario che l’assegno di ricollocamento.

Il sistema informativo unitario quale ruolo avrà?
Il sistema informativo unitario che, a mio avviso, deve diventare unico, sarà trasparente ed accessibile a tutti. Sarà utile anche per le Regioni. Permetterà di ridurre i tempi di lavorazione e il disoccupato potrà trovare lavoro su tutto il territorio nazionale. Sulla mobilità c'è comunque bisogno di un cambiamento culturale. Con il nuovo portale chi è disoccupato avrà due possibilità per ottenere il proprio profilo di occupabilità e quindi poter usufruire dell'assegno di ricollocamento: recarsi al centro per l’impiego oppure farlo direttamente attraverso il sistema informativo unitario.

E cosa cambierà per gli operatori privati?
Dovremo realizzare un nuovo sistema di accreditamento nazionale, che non cancella le attuali discipline regionali né costringe chi è già accreditato con le regole locali a ottenere un ulteriore via libera. Permetterà però ai soggetti che intendono operare sull’intero territorio nazionale o in più Regioni di seguire un’unica procedura di accreditamento. È una semplificazione importante in quanto la presenza di normative diverse non consente la creazione di economie di scala né l'allargamento del campo d’azione

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©