L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Lavoratore dipendente e componente dell'ODV

di Callegaro Cristian

La domanda

Un impiegato amministrativo a tempo pieno dipendente di una società è chiamato a partecipare all'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 per la stessa azienda in cui è dipendente. In quale forma è possibile erogare il compenso ulteriore previsto in qualità di componente dell'ODV?

L’art. 6 del decreto legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001 (“Dlgs 231”) non disciplina il regime giuridico della funzione di componente dell’Organismo di Vigilanza (“OdV”); tale compito viene sostanzialmente rimesso all’autonomia negoziale del Consiglio di Amministrazione. La predetta autonomia negoziale deve, tuttavia, tenere in considerazione quanto previsto dagli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 231/2001, secondo i quali all’OdV devono appartenere persone con caratteristiche di autonomia e indipendenza, di professionalità e continuità di azione. Sulla base di quanto sopra il rapporto contrattuale con il membro dell’OdV potrà verosimilmente essere di lavoro subordinato se il soggetto è già dipendente dell’ente, oppure di lavoro autonomo per i membri esterni. Ritenendo la carica comunque a titolo oneroso, a parere del Gruppo di Lavoro dell’Associazione dei Componenti degli OdV “è indubbio che l’attribuzione della carica di membro interno dell’OdV ad un dipendente richiederebbe lo svolgimento di mansioni diverse ed ulteriori da quelle da lui già svolte, ovvero, in ogni caso, un ampliamento di responsabilità; appare pertanto del tutto legittima la corresponsione di un compenso ulteriore rispetto alla retribuzione, da realizzare attraverso un’integrazione del contratto di lavoro, finalizzata a retribuire il dipendente a fronte di maggiori volumi di attività e/o delle maggiori responsabilità”. Per tale ragione, si ritiene ragionevole riconoscere al dipendente - non apicale - cui viene attribuita la carica di membro interno dell’OdV, una precisa “indennità” strettamente connessa alla carica; ciò in analogia con le indennità cosiddette di “funzione”, previste da diversi contratti collettivi nazionali di lavoro, riconosciute ai lavoratori investiti temporaneamente di diverse ed ulteriori mansioni dalle quale ne deriva un aggravio di responsabilità; tali indennità, strettamente collegate alla funzione temporaneamente ricoperta, potrà venire meno al termine della stessa funzione.

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