Permessi elettorali per l’operaio con paga «mensilizzata»

In vista dell'elaborazione delle paghe di dicembre 2016, affrontiamo la questione del trattamento economico/normativo da garantire all'operaio con paga “mensilizzata” per i permessi elettorali fruiti in occasione del referendum dello scorso 4 dicembre.
Come noto, domenica 4 dicembre si è svolto il referendum per l'approvazione del testo della legge costituzionale concernente “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23.
Sulla base delle disposizioni di legge vigenti in materia, il lavoratore dipendente che svolge funzioni elettorali ha diritto ad assentarsi dal lavoro comunque per l'intera giornata e ad esso competerà il seguente trattamento economico:
- per le giornate lavorative trascorse al seggio, allo stesso trattamento economico che sarebbe spettato in caso di effettiva prestazione lavorativa;
- per le giornate non lavorative o festive (per esempio, la domenica), ad una quota aggiuntiva della retribuzione (pari ad una giornata di retribuzione) o, in alternativa, ad un riposo compensativo, che si ritiene debba essere goduto subito dopo la fine delle operazioni di seggio.
Vale la pena precisare, inoltre, che la legge non specifica le modalità di scelta tra riposo compensativo e retribuzione.
Ne consegue che il lavoratore, qualora si optasse per tale soluzione, ha diritto al riposo compensativo soltanto in riferimento alla giornata di domenica. Per le altre eventuali giornate ha diritto alla normale retribuzione.
Successivamente alle operazioni elettorali, il lavoratore deve presentare l'attestato firmato dal presidente di seggio con l'indicazione delle giornate di presenza e dell'orario di apertura e chiusura delle operazioni.